Quella del 2010 è la peggiore epidemia che mai si sia verificata in Italia, per quanto riguarda gli attacchi alle palme da parte del punteruolo rosso. Preoccupazione (ma anche contromisure efficaci) da parte del Conaf (Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali) che per debellare il problema del punteruolo rosso della palma (un coleottero curculionide, originario dell’Asia, micidiale parassita di molte specie di palme) sottolinea quanto sia necessario fare prevenzione, così da anticipare l’attacco e salvare le piante.


Il convegno – Nei prossimi mesi, intanto, il Conaf – come è stato annunciato oggi a Roma in occasione dell’Assemblea nazionale degli ordini provinciali – organizzerà un convegno scientifico di carattere nazionale, “con l‘obiettivo di giungere ad una soluzione definitiva – ha detto il presidente Conaf, Andrea Sisti – che debelli il problema del punteruolo rosso delle palme, a vantaggio del verde urbano di tutta Italia”.


Le soluzioni – Oltre ad un doppio intervento da eseguire al tronco e alle foglie, è necessario agire nei tempi giusti: “In passato gli attacchi si verificavano nel periodo giugno-luglio – precisa Giovanni Chiofalo, coordinatore del Dipartimento Verde Urbano del Conaf – adesso a settembre-ottobre, a causa dell’innalzamento medio delle temperature. Abbiamo monitorato l’evolversi degli attacchi del punteruolo rosso in molte località siciliane ed anche in altre città italiane (Genova Roma, Lago di Garda, etc.), con un campione di 110 piante, riscontrando risultati positivi grazie agli interventi eseguiti a fine luglio-metà agosto, proprio perché siamo riusciti ad anticipare gli attacchi di settembre>>. Fra la fine di agosto e gli inizi di settembre – assicura il Conaf – arrivano le larve; quello è il momento di intervenire: “Con l’endoterapia – aggiunge Chiofalo -, un sistema di difesa del verde urbano che permette la eliminazione di insetti nocivi senza disperdere prodotti chimici nell’ambiente Attraverso un apposito strumento – spiega Chiofalo – abbiamo iniettato nel fusto della palma, a 80 centimetri da terra, un insetticida che non è dannoso per la pianta ma che uccide la larva del punteruolo. Il trattamento (costo 120 euro per intervento) si effettua con un trapano che penetra nel tronco, quindi attraverso dei piccoli tubi si inietta l’insetticida”. Contemporaneamente è da utilizzare il metodo a pioggia: “Spruzzando una soluzione antiparassitaria – prosegue il dottore agronomo Giovanni Chiofalo – si agisce anche sulle foglie della palma, per avere così un intervento completo ed efficace anche sulla chioma, per combattere il punteruolo rosso adulto ed evitare la deposizione delle uova. I trattamenti vanno eseguiti dalla metà di giugno ogni settimana, e non una volta ogni tre settimane come avveniva in passato. Il costo di ogni trattamento del genere è di 200 euro a pianta”. Il Conaf sottolinea come il punteruolo rosso attacchi ormai anche altre piante, come ad esempio il chamaerops (conosciuta anche come palma umana).


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