Manutenzioni a rischio per strade e scuole provinciali perché le casse della Provincia di Pisa sono agonizzanti e ora sono concretamente a rischio anche le funzioni primarie (i lavori alle rete viaria e agli istituti superiori frequentati da oltre 17 mila studenti). A lanciare l’allarme sono il presidente della Provincia, Marco Filippeschi, e il dirigente per l’attuazione della riforma e del programma, Giovanni Viale, che hanno presentato un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e alla sezione toscana della Corte dei Conti.
Deficit da 15mln «La situazione è critica – dice Filippeschi – perché solo per l’edilizia scolastica servirebbero circa 7 milioni di euro per effettuare interventi tampone, mentre per mettere definitivamente in sicurezza le scuole servirebbero 56 milioni, esclusi gli interventi legati all’adeguamento antincendio ed energetico e all’analisi della vulnerabilità sismica, che farebbero salire ulteriormente il conto». Ancora più drammatica la situazione della viabilità provinciale che, secondo Filippeschi e Viale necessiterebbe «dai 47 milioni di euro a 106 di investimenti per adeguare strade, ponti, barriere e illuminazioni a seconda del livello di efficienza raggiunto». A fronte di questi numeri la Provincia, nel 2017, può contare su entrate tributarie per 34 milioni, 27 dei quali devono per legge essere riversati allo Stato. Restano dunque 6,6 milioni con i quali affrontare 22 milioni di «spese rigide» (215 dipendenti e rimborso prestiti) e totalizzando dunque un deficit di 15 milioni. Da qui l’esposto in Procura rispetto al «rischio di responsabilità non solo amministrativa, ma anche civile e penale delle amministrazioni, di funzionari e dirigenti per colpa di una mancata previsione di un adeguato finanziamento alle Province in conseguenza della loro abolizione per legge».