La protesta dei dipendenti della Provincia di Siena lo scorso 18 dicembre
La protesta dei dipendenti della Provincia di Siena lo scorso 18 dicembre
La protesta dei dipendenti della Provincia di Siena lo scorso 18 dicembre

I lavoratori delle Province toscane «non hanno da temere alcunché, non c’è un problema di cambiamenti di sedi». Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che questa mattina ha firmato con i sindacati il protocollo per il trasferimento di personale dalle Province alla Regione stessa, connesso al trasferimento di funzioni relative ad agricoltura, ambiente, formazione.

Tre mesi per il passaggio del personale «Avremo poi tre mesi di tempo per stabilire il passaggio del personale» ha spiegato il governatore  Rossi, secondo cui «dobbiamo farcela entro fine legislatura, è un finale di lavoro, non in discesa: abbiamo tante cose da fare, e anche questa senz’altro la condurremo in porto». Per i lavoratori, ha ricordato Rossi, «non c’è un problema di cambiamenti di sedi, la Regione deve essere presente sul territorio, i lavoratori non hanno da temere alcunché. Noi piuttosto dobbiamo rapidamente non solo pensare al trasferimento del personale, ma all’organizzazione: abbiamo bisogno di inserire il personale nel quadro organizzativo di una Regione che non è più la stessa che io ho trovato nel 2010». Il governatore ha ricordato che la ripartizione delle competenze fra Regione e territori si è ispirata al principio di adeguatezza e a quello della non sovrapposizione: «I cittadini devono sapere che quella competenza è dell’uno o dell’altro ente», ha concluso.

Il plauso di Uil Toscana, il no di Upi Toscana «La firma dell’accordo è un passaggio molto importante – afferma Paolo Becattini per la Uil Toscana – che tende a salvaguardare servizi fondamentali garantiti dalle Province anche in una fase di prima applicazione. La grande mobilitazione dei Sindacati e dei lavoratori ha prodotto un risultato positivo che rappresenta la base di partenza per continuare a garantire le professionalità e i diritti dei dipendenti coinvolti». Valutazione negativa invece da Upi Toscana, che non ha firmato il documento, in assenza di alcuni emendamenti richiesti dai sindaci-presidenti delle Province