FIRENZE – I titolari dei locali da ballo della Toscana scenderanno in piazza oggi a Firenze per protestare insieme ai loro dipendenti e collaboratori e chiedere al governo di fissare una data di ripartenza per il settore.
Nessuna prospettiva certa di riapertura
Lo annuncia Confcommercio Toscana spiegando che è in programma un ‘presidio mediatico’, dalle 8 alle 10, di fronte alla sede Rai di largo Alcide De Gasperi. «Si è ripreso a ballare per strada, negli assembramenti spontanei delle piazze, nelle feste private e nei rave party illegali – sottolinea il vicepresidente di Silb (Sindacato italiano locali da ballo)-Confcommercio Toscana Riccardo Tarantoli, che a Firenze è anche presidente provinciale della categoria -. Ovunque tranne che nei locali da ballo, ancora chiusi per decreto e senza alcuna prospettiva certa di riapertura. È una condanna al silenzio che colpisce nella sola Toscana 150 imprese, tra discoteche e sale da ballo, e 16mila addetti tra dipendenti fissi, stagionali e indotto. 100mila in tutta Italia».
«Il Governo ci lascia macerare nell’incertezza»
Tarantoli ricorda che «il 90% dei nostri locali è chiuso dal 23 febbraio 2020, solo il 10% aveva approfittato della brevissima finestra di riapertura dell’estate scorsa, subito richiusa. Siamo fermi senza entrate da un anno e mezzo, con le uscite che continuano a girare tra utenze, affitti e il resto. Non ce la facciamo più. E nel frattempo i nostri dipendenti sono in cassa integrazione. Il Comitato tecnico scientifico – conclude – ha espresso parere favorevole alla riapertura dei locali all’aperto con green pass obbligatorio per i clienti. Ma il Governo ancora non ha deciso come muoversi, ci lascia macerare nell’incertezza. I nostri locali sono gli unici autorizzati per legge ad accogliere il ballo; sono sicuri, controllati e controllabili. Vogliamo un futuro per il nostro lavoro».