FIRENZE – Una lettera aperta ai cittadini che ieri hanno subito disagi a causa del blocco della A1: l’ha scritta Pasquale Naccari, presidente di Tni Italia, «incensurato e datore di lavoro di 24 famiglie, oggi tutte a casa per colpa del Covid, che chiede solo di poter tornare a una minima normalità», come si legge nel testo.
«Voi fermi 5 ore, noi da 6480»
«Mi volevo scusare ancora – ha scritto Naccari – per il disagio creato ieri a tutte le persone che stavano andando a lavorare e che sono state ferme in autostrada durante la nostra manifestazione pacifica durata cinque ore. Noi ristoratori siamo fermi da 6.480 ore. Voi tutti siete tornati alla vostra vita normale». Dunque, afferma il ristoratore, «prendetela come se aveste fatto una donazione, una donazione che ci auguriamo il karma possa restituivi. Oppure, quando andrete in un ristorante, fateci presente che eravate bloccati, a causa nostra, sull’A1, e berremo insieme, a nostre spese, un limoncello, brindando alla fratellanza e alla solidarietà che ormai in questo Paese son diventate merce rara». Infatti, lamenta Naccari, «non viene ascoltato il nostro grido di disperazione, per questo siamo costretti a gesti estremi, come quello di ieri. Sempre meglio che togliersi la vita e non sarebbe la prima volta. Per colpa di questa crisi sono già centinaia gli imprenditori che se la sono tolta».