«Il riordino tanto sbandierato dalla Giunta toscana in realtà nasconde la volontà di procedere ad un taglio netto del personale dipendente che si rifletterà direttamente sulla qualità dell’assistenza ai cittadini». E’ quello che scrive l’intersindacale medica, veterinaria e sanitaria della Toscana, che comprende dieci sigle sindacali, sulla pagina acquistata su alcuni giornali per contestare la riforma della sanità toscana.
Mancata concertazione «Tutelare il sistema sanitario toscano – si legge -, e tutti i suoi professionisti, dalla proposta di riforma della sanità toscana ideata dalla Giunta regionale, che si configura come un commissariamento del sistema, con la malcelata volontà di procedere ad un taglio netto del personale dipendente. Con questa volontà circa 200 tra medici, veterinari e dirigenti di tutte le sigle sindacali di categoria, si sono riuniti a Firenze nelle scorse settimane per discutere una proposta di riforma che non convince e che manca assolutamente di concertazione e confronto».
Favorito il sistema privato «Mai come oggi – prosegue la comunicazione – i professionisti della sanità toscana scelgono di fare quadrato intorno al proprio Sistema che proprio grazie alla loro opera quotidiana ha raggiunto la qualità e l’efficienza riconosciuta a livello nazionale e internazionale». Secondo l’intersindacale «la volontà della Regione di riformare il settore sanitario altro non è che una sorta di dichiarazione di impotenza nella capacità di governo», comporterà «un ulteriore depotenziamento di un sistema che già vede i cittadini toscani sopportare i ticket più alti d’Italia» e «porterà inevitabilmente ad uno spostamento delle classi più abbienti verso la sanità privata». Il risultato sarà, secondo i medici, «un sistema sanitario pubblico povero per i poveri ed uno ricco di risorse economiche e di professionalità in mano alle assicurazioni».