I sindaci dei comuni italiani tornano in piazza. Dopo la manifestazione dello scorso 21 novembre contro i tagli con la minaccia di dimissioni di massa (leggi), i primi cittadini promettono ancora battaglia. Il 21 marzo torneranno a protestare chiedendo lo sblocco di 9 miliardi di euro da spendere in investimenti e opere. Se non giungeranno atti concreti del governo, cioè l'adozione di un atto da parte di Mario Monti che permetta di sbloccare quei pagamenti, l'Anci invita ad effettuare i pagamenti dovuti alle imprese con una delibera simbolica che rinvia a una giornata "oggi pago" da definire.
Sobrietà intelligente «Altri Paesi come la Spagna sono riusciti ad ottenere quanto chiedevano, per questa ragione chiediamo al Governo italiano di varare un atto di “sobrietà intelligente”» chiede il presidente dell'Anci Graziano Delrio. In quest'ottica, l'Anci «chiede a tutte le forze politiche di assumere in Parlamento una autonoma iniziativa legislativa, affinché le gravi e impellenti questioni da noi poste trovino immediata approvazione». Delrio ha poi aggiunto che al termine della manifestazione del prossimo 21 marzo a Roma l'associazione prevede di incontrare i gruppi parlamentari alla Camera «per tentare una ulteriore sensibilizzazione nei confronti dei nuovi eletti».