Effettuato al Policlinico di Siena il primo intervento in Toscana di protesi di spalla con l’ausilio di un navigatore GPS. Una tecnica innovativa, effettuata da Stefano Giannotti, direttore della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia e responsabile della UOC Ortopedia Universitaria, che permette di impiantare la protesi con la guida dei sensori GPS, come se si utilizzasse un navigatore satellitare.

Stefano Giannotti, direttore della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia e responsabile della UOC Ortopedia Universitaria

«La mappa e i percorsi da seguire all’interno del corpo umano – spiega Giannotti – vengono realizzati in 3D attraverso i dati forniti da una tac e ciò consente di guidare la mano del chirurgo durante tutto il percorso con massima precisione, riducendo al minimo il rischio di complicanze. Questa tecnologia è già da tempo utilizzata nella protesica di anca e di ginocchio con grandi vantaggi per i pazienti e ora, nella protesica di spalla, decisamente incrementata negli ultimi 10 anni soprattutto con le protesi inverse, questo sistema di navigazione offre grandi potenzialità per il benessere dei pazienti». L’uso del sistema di navigazione permette, dopo aver eseguito la tac della spalla del paziente, di studiare in 3D l’eventuale deformità ossea e di ottimizzare così il posizionamento dell’impianto da utilizzare caso per caso, attraverso l’uso di un software. «Una volta studiato e progettato il caso clinico – conclude il professor Giannotti – questo sarà replicato in sala operatoria sul paziente attraverso le immagini 3D durante la navigazione. D’ora in poi questa tecnica di impianto per la protesica di spalla sarà utilizzata di routine nel nostro ospedale, potendo ottimizzare l’impianto protesico e posizionandolo al meglio».