Andare oltre la crisi e guardare al futuro con un’idea pratica che nasce da anni di studi condivisi. Quale? Quella di superare i vecchi modelli di gessi e tutori standard, che spesso rappresentano una menomazione effettiva per chi deve lavorare, muoversi e vivere la quotidianità. Anatomicità, leggerezza, traspirabilità e comodità sono invece gli elementi che caratterizzano i dispositivi medici 3D di Proteo, start-up “Made in Siena” (vincitrice del concorso Terre di Siena Creative 2014, promosso da Provincia di Siena e CCIAA con il contributo operativo di Apea) fondata da tre classe ‘86: Nicola Giardini, responsabile di produzione; Federico Papi, responsabile di progettazione; e Alessandro Sorri, responsabile commerciale. La Proteso presenterà queste innovazioni tecniche, insieme ad un modello di business partecipato e condiviso, alla fiera Smau di Milano. «La nostra – dicono i tre titolari – vuole essere una risposta nella terapia di patologie come rizoartosi, reumatismi, tunnel carpale, lussazioni e fratture degli arti superiori di cui si registrano, mediamente in Italia, oltre 20mila casi all’anno».
Una risposta alla crisi Perché abbattersi di fronte alla crisi economica e accontentarsi di quel che viene. La risposta dei tre giovani senesi nasce da un’idea pratica – scaturita delle difficoltà di chi deve indossare un gesso o un tutore – e arriva ad un modello di business nuovo che potrà vedere diversi attori protagonisti quali centri ortopedici e fisioterapici sia pubblici che privati, ma anche rivenditori di stampanti e scanner 3D. «Un business a portata di mano – dicono Giardini, Papi e Sorri – che sfrutta una rete commerciale già esistente, massimizzandone il bacino potenziale di mercato. Proteo si fa carico della sperimentazione e della validazione del prodotto e del ciclo produttivo, sviluppando inoltre il software di scansione e di modellazione. Un’innovazione tecnica e commerciale importante che sarà proposta ad ogni centro ortopedico-fisioterapico che potrà produrre e vendere il prodotto in modo indipendente, qualificando la propria azienda, incrementando le voci di guadagno e minimizzando le spese iniziali e d’esercizio. Rivenditori o produttori di stampanti e scanner 3D, che oggi si rivolgono ad una fetta di mercato molto generica e poco qualificante, potranno invece fornire beni strumentali e di consumo, provvedendo all’assistenza e alla formazione dei tecnici del settore sanitario».
I nuovi tutori «I nostri modelli di tutori saranno realizzabili da qualsiasi tecnico ortopedico o fisioterapista, con materiali a basso costo ma estremamente polifunzionali ed un pacchetto software, che sia sfruttabile da qualsiasi soggetto abbia minima conoscenza di un computer – spiegano ancora i tre titolari –. Il pacchetto completo sarà fornito agli operatori del settore ortopedico-fisioterapico che a quel punto potranno sviluppare la loro impresa su un fronte innovativo e assolutamente all’avanguardia. Gli step futuri, una volta conclusa la fase di sperimentazione medica del prodotto, condotta attualmente insieme al centro Grasp dell’Asl 10 di Firenze, saranno quelli di implementare la nostra offerta con una piattaforma web che agevoli una diffusione globale del servizio. L’idea pone le sue basi su un modello industriale solido ma che si vuole sviluppare su un continuo affinamento tecnico per quanto riguarda gli aspetti del business-plan».