Un bando di sostegno per l’editoria locale, e una spinta per sbloccare a livello nazionale le partite di equo compenso, contrasto alle querele temerarie, futuro dell’Inpgi: è quanto hanno chiesto a Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti regionale Carlo Bartoli, e il presidente dell’Associazione Stampa Toscana Sandro Bennucci.
Proposte e richieste Bennucci ha ringraziato la Regione per essere stata «la prima in Italia» a introdurre il contratto-ponte con il profilo di ‘funzionari giornalisti’, e ha chiesto per l’inizio del nuovo anno di «mettere in campo un bando per l’editoria locale, che sta soffrendo perché la mancanza della pubblicità ha messo in ginocchio molte aziende». Bartoli ha chiesto a Giani di agire su «tre temi nazionali, sui quali anche il prestigio e il peso di un presidente della Regione Toscana può avere effetto, temi importanti per il futuro dell’informazione: l’equo compenso per dare a tutti il diritto a una remunerazione dignitosa, le querele temerarie, e un intervento che metta in sicurezza l’Inpgi, per le pensioni di chi ancora lavora e che, dopo avere lavorato e dato tanti contributi, ha diritto anche ad avere una pensione commisurata».