Una card unica che consenta l’ingresso a prezzi popolari ai musei civici delle grandi città d’arte italiane. E’ l’idea lanciata dall’assessore alla cultura fiorentino Tommaso Sacchi al Wired Next Fest durante un talk con il ‘collega’ di Roma Luca Bergamo.
Da domani la Card del Fiorentino «Da domani primo ottobre – ha ricordato l’assessore Sacchi – entrerà in funzione la Card del Fiorentino che al costo di soli 10 euro consentirà ingressi illimitati e tre visite guidate su prenotazione nei nostri musei civici: Museo di Palazzo Vecchio (inclusi: Scavi del Teatro Romano, Torre e Camminamento di ronda, mostra “Gli Arazzi Medicei nella Sala dei Duecento”), Museo Novecento, Museo Stefano Bardini, Cappella Brancacci, Fondazione Salvatore Romano, Santa Maria Novella (accesso da p.za Stazione, 4, dove al momento è visibile la mostra Leonardo e la Botanica), Memoriale di Auschwitz, Museo del Bigallo, Museo del Ciclismo Gino Bartali, Forte di Belvedere, Torre San Niccolò, Torre della Zecca, Porta Romana e Baluardo San Giorgio, Porta San Frediano. Questo strumento – ha sottolineato Sacchi – è un’opportunità per moltiplicare le occasioni di visita e di attirare nei nostri musei chi di solito non è interessato o ancora non ha avuto occasione di visitarli, un biglietto da visita prezioso che si aggiunge alle occasioni già offerte con le Domeniche Metropolitane, che continuiamo a organizzare a cadenza mensile con accesso gratuito per i cittadini metropolitani, e con l’altra iniziativa di promozione della cultura in atto, ovvero l’ingresso gratuito a tutti i musei civici aperti il lunedì per tutti i giovani europei tra 18 e 25 anni».
La proposta «Perché dunque non pensare a uno strumento gemello della nostra Card e altrettanto agile che possa coinvolgere più città? – ha spiegato Sacchi – Perché i grandi capoluoghi italiani, già molto avvicinati con l’alta velocità ferroviaria, non possono essere altrettanto vicini con un pass che assomigli a un’alta velocità della cultura? Ne ho parlato ieri con l’assessore Bergamo, sarebbe bello coinvolgere in questo sogno anche città come Milano, Venezia, Torino, Napoli, fino a Palermo o Matera».