Nulla di nuovo e pronostico pienamente rispettato. Novak Djokovic, numero uno al mondo e campione in carica all’Australian Open ha confermato di voler bissare il successo dello scorso anno sul cemento di Melbourne ed ha passeggiato nel primo turno sul senese Paolo Lorenzi (attualmente numero 109 del Ranking Apt), che esce battuto in tre set per 6-2, 6-0, 6-0. Il ‘Davide contro Golia’, nello sport, generalmente non lascia scampo a chi può disporre di una piccola fionda…

Una partita senza storia Match velocissimo, solo un’ora e trentadue minuti. Lorenzi riesce a centrare l’impresa di strappare un servizio a Djokovic in apertura ma poi è un assolo totale del fenomeno serbo che sfodera tutto il suo repertorio da fuoriclasse. Djokovic, campione indiscusso sul campo e fuori (memorabili le sue gag e le sue imitazioni ai colleghi Sharapova e Nadal), non lascia scampo al frutto del vivaio senese. Lorenzi alza bandiera bianca ma, possiamo dirlo, lo fa a testa alta: per il periodo di vacche magre che sta vivendo tutto il tennis maschile italiano (tutti eliminati i nostri rappresentanti al primo turno del torneo di Melbourne), lo strappare un servizio al più forte al mondo può già rappresentare di per sé un motivo di vanto e soddisfazione per un giovane tennista toscano che da circa tre anni lotta per essere tra i primi 100 al mondo. Siamo nell’anno delle Olimpiadi del resto, è quindi l’importante sembra esserci, «l’importante è partecipare».