Un progetto di promozione del territorio che punta a nuove opportunità di sviluppo turistico grazie alla realizzazione di un percorso fruibile a cavallo, ma anche a piedi o in mountan-bike. E’ il progetto Ippovia, che si inserisce nell’ambito della Rete Escusionistica Toscana (RET), e che è stato presentato questa mattina a Prato, territorio che vanta oltre undicimila gli ettari di superficie sui quali si distende il Sistema provinciale delle aree protette, un vero e proprio polmone verde che occupa complessivamente più del trenta per cento dell’intero territorio.


L’ippovia – Una rete di circa 180 chilometri che attraversa tutto il territorio pratese da nord a sud e si inserisce, con più punti di collegamento, nel circuito delle ippovie di area metropolitana (San Jacopo, pistoiese, e anello del Rinascimento, fiorentina) Già individuato e condiviso il percorso  entro il prossimo mese inizierà la posa della cartellonistica  il progetto è un’opportunità che mettiamo a disposizione del territorio e degli operatori che ne possono cogliere le potenzialità di sviluppo. Punto di attrazione dei percorsi la forte presenza sul territorio provinciale di un paesaggio rurale autentico e integro, con un’alta qualità dell’ambiente e dei luoghi e la ricca presenza di diverse aree protette. Elementi, che insieme alle ottime produzioni agroalimentari, sono in grado di offrire una valida occasione per i diversi target di turisti ‘rurali’.


Turismo lento – Il Progetto Ippovie Prato, collocandosi in un progetto più ampio di rete di ippovie toscane e di area metropolitana, rappresenta senza dubbio un’opportunità di crescita per il territorio provinciale, sia in termini socio economici che in termini di flussi turistici. L’ippovia e i servizi ad esso strettamente connessi favoriscono lo sviluppo del turismo equestre, una pratica dell’equitazione non competitiva che si combina con l’esplorazione del territorio, favorisce un viaggiare lento a contatto con la natura e l’ambiente e rappresenta un mercato emergente, che può essere uno valido strumento di valorizzazione del territorio all’insegna della sostenibilità, poiché rispetta l’ambiente. Ma non solo. Accanto al recupero di antichi mestieri e l’utilizzo e la cura di sentieri rurali, favorisce, attraverso un’esplorazione “lenta” del territorio, le tradizioni gastronomiche e i prodotti tipici.


Equiturismo – Ad oggi l’equiturismo non rappresenta più solo una piccola nicchia di mercato elitaria, ma è diventata una vera forma di impiego del tempo per fasce di utenti sempre più ampie. Un ritorno alle tradizioni quindi, il cavallo non più utilizzato solo per fare sport ma per viaggiare da un punto all’altro, come partner del percorso di riscoperta della natura. In Europa esistono già due importanti casi di successo di offerta integrata di turismo equestre. Il primo sistema è rappresentato dall’Irlanda ed è già pienamente operativo; il secondo si trova in Italia ed è rappresentato dalla regione Abruzzo. Il progetto pratese guarda al modello irlandese che ha saputo mettere in relazione iniziative pubbliche e private creando un prodotto turistico che ha trasformato la cultura del cavallo del territorio in un sistema di offerta all season capace di generare valore e reddito.


Prato

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