Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar toscano sulla realizzazione dell’inceneritore fiorentino a Case Passerini, nel comune di Sesto Fiorentino: il Tribunale amministrativo aveva stabilito che l’impianto si poteva fare a patto di rispettare le previsioni iniziali per la sua costruzione, ovvero la realizzazione, a titolo di compensazione, di un parco nell’area della Piana fiorentina. Il Consiglio di Stato ha così respinto i ricorsi presentati contro la sentenza del Tar da QThermo, società che gestisce la realizzazione dell’impianto, dalla Città metropolitana di Firenze, che contestava l’onere di realizzazione del parco della Piana, e da alcune associazioni ambientaliste che chiedevano il blocco totale dell’inceneritore.
Parola fine «La sentenza del Consiglio di Stato mette la parola fine al termovalorizzazione di Case Passerini – ha commentato la sentenza il governatore toscano Enrico Rossi-. Com’è noto io ero contrario e l’ho dichiarato a ottobre dell’anno scorso, quando le competenze su questa materia sono passate definitivamente alla Regione». La sentenza «ha confermato l’annullamento dell’autorizzazione alla costruzione dell’impianto di Case Passerini, annullamento che era stato disposto dal Tar nel novembre 2016. Come abbiamo detto ieri in Consiglio regionale, ci prepariamo – ha continuato Rossi – a predisporre un nuovo piano dei rifiuti che accrescerà la raccolta differenziata e il riuso, riducendo ulteriormente gli impianti di incenerimento e le discariche. Le linee di indirizzo che ho dato nella comunicazione al Consiglio regionale escono interamente confermate come l’unica strada innovativa e percorribile per la Regione Toscana».
Via ad una fase nuova «Questa è la più importante vittoria dell’amministrazione comunale in questi 5 anni di Governo che pone la pietra tombale su un’opera ormai superata e obsoleta – ha sottolineato Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio (Firenze) -. La sentenza del Consiglio di Stato, che ha confermato l’annullamento della autorizzazione per la realizzazione dell’inceneritore, significa che quanto abbiamo sempre sostenuto si basava su posizioni coerenti e corrette. Adesso si apre una fase nuova, quella in cui tutti gli attori e le istituzioni coinvolte sono chiamate a prevedere un piano ambientale totalmente nuovo, sostenibile, basato su azioni come il riciclo, riuso, differenziata, tariffa puntuale. Una fase che ci vedrà protagonisti, come lo siamo stati fino ad oggi. Convinti prima di tutti che qualcosa si doveva fare per mettere la parola game over sull’inceneritore di Case Passerini».