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Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Toscana ha inviato una lettera alla Cooperativa Antenna Radio Esse per chiedere spiegazioni in merito alle indiscrezioni stampa sull’eventuale volontà dell’azienda di sostituire i propri giornalisti con volontari.  Secondo quanto emerso da notizie stampa e informazioni riportate a Odg Toscana, sarebbe emersa da parte dell’emittente radiofonica «la volontà di licenziare i colleghi giornalisti che attualmente vi lavorano per sostituirli, genericamente, con “volontari” e studenti universitari o altro». Inoltre, «ad un collega non sarebbe stato rinnovato il contratto e sarebbe stato invitato, telefonicamente, a prendere ferie fino a conclusione naturale dello stesso».

Il vicepresidente Taddei: «La credibilità di una testata è determinata dai giornalisti che raccontano i fatti» Come si legge nella lettera, a firma del vice-presidente di Odg Toscana, Michele Taddei, «una azienda che si occupa di comunicazione non è per sua natura come tutte le altre, poiché ha una dimensione pubblica molto rilevante e richiede precise professionalità per essere gestita. In un territorio come quello di Siena, infatti, raggiunge ogni giorno migliaia di persone che devono essere correttamente informate su quel che accade, siano essi fatti di cronaca, di sport, di politica e naturalmente di Palio. Per questo è fondamentale che l’attività di informazione sia svolta da giornalisti regolarmente iscritti all’Ordine, per gli ascoltatori in primis e anche per la proprietà della serietà e affidabilità della stessa emittente. La credibilità di una testata, infatti, è determinata in primo luogo dai giornalisti che ogni giorno attraverso di essa raccontano i fatti, fanno interviste, riportano opinioni. Attività che in alcun modo possono essere svolte da altri soggetti non iscritti, pena le sanzioni previste dalle leggi vigenti, compreso il codice penale».

Odg disponibile a incontro con proprietà Odg Toscana ha chiesto alla proprietà un chiarimento in merito rendendosi disponibile ad un incontro «per trovare una soluzione che possa assicurare il mantenimento di una voce storica e fondamentale per la città di Siena e il suo territorio».