Lapidi distrutte, croci bruciate. Decine di fotografie di defunti fatte a pezzi. La scorsa notte dei vandali si sono introdotti nel piccolo cimitero di Pomaio vicino ad Arezzo. «È la terza volta ormai dall’inizio di agosto e noi non sappiamo più cosa fare» raccontano alcuni abitanti di Pomaio riuniti nel camposanto per valutare i danni alle sepolture dei propri cari. Dalla notte del 2 agosto infatti il cimitero è stato bersaglio di numerosi scempi e barbarie. «Non riesco nemmeno più a guardare le tombe dei miei genitori- racconta un’abitante di Pomaio – ridotte così sono un colpo al cuore. Abbiamo bisogno di aiuto, di qualcuno che vigili, che intervenga». Luciano Vaccaro, presidente della Multiservizi Arezzo, società che gestisce i cimiteri della provincia, non fa attendere la sua risposta: «Siamo pronti a presentare un esposto lunedì mattina in Procura. Questi atti sono inaccettabili e non rimarremo di certo con le mani in mano. È già stato predisposto un servizio notturno di vigilanza cimiteriale per controllare la struttura di Pomaio e altri piccoli cimiteri isolati. Aspettiamo però anche un sostegno e una collaborazione dalle autorità e dalle forze dell’ordine». Dopo l’ultima violazione sembra sia stato predisposto un servizio di vigilanza privato, attivo tutta la notte alle porte del cimitero di Pomaio.
Satanisti o vandali? Il camposanto profanato è un classico cimitero di campagna isolato, circondato da cipressi e verde. È situato a circa sette chilometri dal centro di Arezzo, sulle pacifiche colline che da nord guardano la città. A pochi passi dal camposanto è situata la Fraternita di San Lorenzo che ospita una comunità di religiose. Suor Gabriella, nata e vissuta da sempre a Pomaio, racconta: «Io ho lì sepolti la mia mamma e il mio babbo e vedere questo scempio non solo fa male, ma sconcerta. Dalla cattiveria con cui si sono accaniti sui volti delle fotografie dei defunti viene da cheidersi se siano dei satanisti o dei semplici vandali». La polizia, che sta conducendo le indagini, infatti non esclude la pista del satanismo. La violazione del camposanto potrebbe essere infatti più che un vero rituale satanista, un rito di iniziazione, una prova di coraggio per entrare a far parte della setta.Vandali o satanisti poco importa. Ciò che conta è che vengano individuati e fermati i responsabili di queste violenze e che venga ridata ai defunti la pace e il silenzio che spetta loro.