Il 21 aprile scorso c’era stato il colpo di scena. Ora la conferma. Sulla testa degli ex amministratori di banca Mps, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, rispettivamente ex presidente ed ex Ad di Mps, pende come una spada di Damocle la richiesta di rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta per presunte operazioni finanziarie irregolari legate alla contabilizzazione in bilancio dei derivati Alexandria e Santorini. Di fronte alla Procura di Milano che aveva chiesto l’archiviazione, infatti, il giudice aveva disposto “l’imputazione coatta“ per i due manager ora a capo di Banco popolare di Vicenza (Viola) e numero uno di Leonardo, azienda del gruppo Finmeccanica (Profumo). E nel fine settimana scorso sarebbe stata depositata in Tribunale a Milano la richiesta di rinvio a giudizio per aggiotaggio e falso in bilancio su cui dovrà adesso pronunciarsi un nuovo Giudice in sede di udienza preliminare.
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