Il gup di Milano, Livio Antonello Cristofano, ha escluso Nomura tra gli imputati dell’udienza preliminare con al centro il derivato Alexandria. L’esclusione è stata motivata con un difetto di notifica dell’avviso di chiusura delle indagini all’istituto nipponico, che era imputato per la legge 231 del 2001 sulla reponsabilità degli enti per i reati commessi dai dipendenti (in questo caso l’ex Ceo di Nomura International, Sadeq Sayeed). Ora gli atti tornano alla Procura che dovrà rinotificare l’avviso di conclusione dell’inchiesta e richiedere il processo. La banca rischia di uscire dal procedimento per prescrizione.
La motivazione A portare il Giudice a estromettere Nomura e a stralciare la posizione della banca è stata la rivalutazione dell’eccezione presentata e respinta alla scorsa scorsa udienza dall’avvocato Guido Alleva. Eccezione che riguarda la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini da parte dei Pm Stefano Civardi, Mauro Clerici e Giordano Baggio al domicilio del legale, il quale però allora aveva la nomina solo per il procedimento senese e non per quello milanese con al centro la ristrutturazione del derivato Alexandria. Per tanto il cosidetto 414 bis per il giudice è nullo. Da qui la trasmisiione degli atti in Procura, che dovrà fare tutto da capo: dalla rinotifica della chiusura delle indagini a una nuova richiesta di rinvio a giudizio.
Le parti civili Il Gup di Milano ha ammesso come parti civili un migliaio di azionisti di Mps, la stessa Mps e la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Consob e diverse associazioni di consumatori nell’udienza preliminare a Milano sul processo a carico, tra gli altri, degli ex vertici dell’istituto di credito senese, Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri e Sadeq Sayeed, ex ceo di Nomura International, per l’operazione di ristrutturazione del derivato Alexandria.
Ammessi ed esclusi Tra le associazioni di consumatori ammesse figurano Adusbef, Codacons, Confconsumatori e Movimento Consumatori. La prossima udienza si svolgerà il 18 gennaio. Lo ha deciso con una lunga ordinanza il gup Livio Cristofano dopo aver raccolto e esaminato le numerosissime istanze presentate lo scorso 12 ottobre. Il Giudice tra le associazioni di consumatori ha escluso per questioni formali il Codici (che ripresenterà domanda in udienza) e Federconsumatori. Esclusi anche alcuni azionisti per i quali non è stata riconosciuta la qualità di socio dell’istituto. Ai risparmiatori poi pur ammessi come parte civile nei confronti delle persone fisiche ha negato la costituzione, in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti contro le persone giuridiche e cioè Mps ‘vecchia gestione’. Nel procedimento Banca d’Italia risulta parte offesa. La prossima udienza si terrà il 18 gennaio.