«Una seduta del Consiglio comunale dentro il carcere di Sollicciano alla presenza delle autorità del carcere e della Città». Questa la proposta lanciata dal Capogruppo di ‘Firenze riparte a sinistra’, Tommaso Grassi, tornando sulla visita effettuata nei giorni scorsi al carcere fiorentino insieme all’attore Paolo Hendel, a Rita Bernardini del Partito Radicale, all’avvocato Eriberto Rosso, al cappellano del carcere don Vincenzo Russo e a Massimo Lensi, dell’associazione per l’iniziativa radicale ‘Andrea Tamburi’. «Il carcere è una parte della città – ha aggiunto Tommaso Grassi -. Per chi fa politica in una città come Firenze, è indispensabile andare in visita alcune volte all’anno, soprattutto in periodi dell’anno come quello estivo in cui le soprattutto in periodi dell’anno come quello estivo in cui le condizioni a cui sono costretti carcerate, carcerati e agenti della polizia penitenziaria sono davvero dure. Si è perso negli ultimi anni quel rapporto che deve esistere tra città, rappresentata dalle istituzioni fuori dal carcere, e da ciò che avviene dentro – ha proseguito Tommaso Grassi – per recuperare questo rapporto, essenziale quando è necessario vigilare sulle condizioni umane dei detenuti e monitorare sulle condizioni strutturali del carcere, crediamo che se il Consiglio comunale si svolgesse al suo interno sarebbe un segnale esemplare. Per questo lanciamo la proposta al sindaco e al Consiglio comunale intero augurandoci che possa essere accolto. Nel passato mandato è stato organizzato con la promessa che potesse diventare un appuntamento fisso ma così non è stato e anche la relazione del garante dei detenuti, prevista annualmente dallo Statuto del Comune di Firenze, da almeno due anni non ha più trovato spazio nei lavori del Consiglio».

L’apprezzamento del sindaco Alla proposta fatta da Tommaso Grassi ma soprattutto all’appello ad un recupero del carcere di Sollicciano come luogo sempre più teso al recupero dei detenuti in condizioni di detenzione dignitose, ha risposto il sindaco di Firenze, Dario Nardella. «Apprezzo l’iniziativa dell’associazione ‘Andrea Tamburi’ legata al movimento dei Radicali che ha riguardato il nostro carcere e che ha messo nuovamente in luce i problemi atavici di questa struttura – ha evidenziato Dario Nardella -. Da parte del Comune di Firenze non c’è alcuna volontà di prendere le distanze, ma una concreta disponibilità a valorizzare le molte iniziative mirate a migliorare le condizioni dei detenuti a Firenze e in Italia in generale. Non dimentichiamo – ha proseguito Nardella – che il principio costituzionale della finalità educativa della pena è costantemente messo in discussione dalle condizioni oggettive di molti carceri italiani, come dimostrato purtroppo dai dati della recidività dei detenuti che, una volta usciti dal carcere, tornano a delinquere in assenza di concrete opportunità di reinserimento sociale e lavorativo. A Firenze, con il Comune abbiamo accumulato una grande esperienza e grazie alla grande collaborazione del garante dei detenuti abbiamo le condizioni per dare una svolta alla riqualificazione di Sollicciano. Tuttavia è evidente che il sindaco e la sua comunità possono poco senza un la volontà forte dello Stato che è il responsabile formale e sostanziale della condizione dei carceri nel nostro Paese. Sono dunque pronto a lavorare insieme agli amici Radicali su questo fronte portando l’esperienza e la passione dei miei collaboratori su questo campo».