La Fiorentina viene eliminata dalla prima delle due competizioni che quest’anno per i viola potevano potenzialmente assegnare dei trofei. Grazie ad una rete segnata al 70′ da Callejon, che sfrutta un contropiede partenopeo, la rosa guidata da Maurizio Sarri si guadagna la semifinale della Coppa Italia, escludendo dal tabellone i gigliati. Prova complessivamente sufficiente quella dei viola, pericolosi almeno in tre circostanze nei 90′ di gioco, due con Federico Chiesa, ed una soprattutto con Astori, ma il Napoli ha legittimato la qualificazione anche grazie alle due traverse colpite su altrettante punizioni da Insigne.
Delusione viola Furenti le proteste degli ospiti a fine gara per la direzione di gara di Doveri che ha deluso soprattutto per una gestione dei cartellini che ha penalizzato molto i toscani, che però hanno denunciato carenze caratteriali, in particolare nella seconda parte del primo tempo, abbastanza evidenti. «Siamo riusciti a palleggiare nella nostra metà campo nella prima frazione quando il Napoli ci pressava, poi abbiamo commesso degli errori che non ci ha permesso di avere equilibrio e di non costruire bene-ha sottolineato a fine gara Paulo Sousa– Non abbiamo avuto tanti problemi difensivi. Nel secondo tempo abbiamo fatto abbassare il blocco difensivo del Napoli ed abbiamo giocato alla pari. Proteste a fine partita? Vivo la partita, per il resto è la società che si deve esprimere. Il Napoli come la Roma per la qualità dei suoi giocatori, della sua rosa ampia, può competere per lo scudetto e gli può permettere di mantenere i ritmi alti in ogni gara». A fine partita c’è stato anche spazio per chiedere all’allenatore portoghese lumi sul suo futuro. «Io alla Juve? Sono voluto partire nella mia strada di allenatore dal settore giovanile, e sto facendo un lavoro che mi piace moltissimo. Tutte le opportunità che la vita mi da’, cerco di analizzarla e punto alla mia crescita».