Al parco, in campagna, al lago o in riva al mare: domani saranno quasi 3 milioni gli italiani che festeggeranno il primo maggio con una gita fuori porta. Con la crisi, infatti, calano viaggi e presenze nei ristoranti e torna la voglia di “pic-nic” e pranzi al sacco, nonostante il tempo incerto del lungo week-end. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori. Se non mancheranno salumi e formaggi, torte rustiche e insalate di pasta -osserva la Cia- a “spopolare” in due casi su cinque saranno soprattutto le grigliate, organizzate nelle tante aree attrezzate per barbecue. Senza dimenticare il tradizionale abbinamento tra fave e pecorino, in particolare nel Lazio. L’Italia -sottolinea la Cia- produce quasi 60 milioni di chili di fave, mentre sono sei i formaggi pecorini nazionali che hanno ottenuto la denominazione d’origine protetta dall’Europa. Si tratta del pecorino romano, toscano, sardo, di Filiano, crotonese e siciliano. Nella classifica della carne più “grigliata”, invece, vinceranno salsicce e braciole, seguite da bistecche e arrosticini -spiega la Cia- con un consumo così ripartito: al primo posto la carne suina (42 per cento), seguita a ruota da manzo e pecora (38 per cento) e dal pollame (15 per cento). Conquistano terreno anche i barbecue vegetariani, col 6 per cento di grigliate composte di melanzane, peperoni e zucchine. Nel nostro Paese -ricorda la Cia- esistono 24 parchi nazionali, 128 parchi regionali, 145 riserve naturali statali, 370 riserve naturali regionali per un totale di quasi 3 milioni di ettari, ovvero l’11 per cento circa dell’intero territorio italiano.