SIENA – Primo Bilancio di Sostenibilità per l’Università di Siena. Le analisi si sono concentrate sulle tre principali funzioni, didattica, ricerca e terza missione, e sugli impatti ambientali, sociali ed economici delle attività svolte nel 2019.
Rettore Frati: «Tra i primi a promuovere studi e ricerche sulla sostenibilità»
«Siamo stati tra i primi a promuovere studi e ricerche sulla sostenibilità, che nell’ultimo decennio abbiamo indicato come una delle direttrici strategiche dell’Ateneo – commenta il rettore Francesco Frati – Un’attenzione, questa, che ha indirizzato l’operatività della nostra istituzione, traducendosi nell’adozione di diversi comportamenti sostenibili, rendicontati in questo nuovo documento».
Bastianoni : «Inizio di un percorso di miglioramento delle nostre performance ambientali e sociali»
Il Bilancio è stato redatto da un gruppo di lavoro multidisciplinare coordinato dai professori Simone Bastianoni, docente di Chimica dell’ambiente e dei beni culturali e delegato alla Sostenibilità e Costanza Consolandi, docente di Finanza aziendale e componente del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo. «Siamo all’anno zero del nostro Bilancio di Sostenibilità, all’inizio di un percorso di miglioramento delle nostre performance ambientali e sociali – commenta Bastianoni – Da questa prima analisi abbiamo avuto la conferma della preminenza del nostro Ateneo sulla ricerca e sulle pubblicazioni in materia di sostenibilità, vista la lunga tradizione che parte dagli anni ottanta».
3mln per fronteggiare l’emergenza Covid
Il primo Bilancio di sostenibilità dell’Università di Siena è stato anche corredato da un focus sulla risposta dell’Ateneo all’emergenza Covid, per fronteggiare la quale sono stati investiti tre milioni di euro. “Abbiamo messo in evidenza come lo sforzo profuso dall’intera comunità accademica abbia garantito uno svolgimento regolare dell’attività didattica, delle sessioni di esame e di laurea”, aggiunge Consolandi.
La didattica
Per quanto riguarda la didattica, il bilancio evidenzia che oltre 60 insegnamenti in 25 corsi di laurea di 12 diversi dipartimenti dell’Ateneo sono dedicati alla formazione degli studenti allo sviluppo sostenibile (in lingua italiana o inglese); quattro corsi di laurea magistrale sono invece interamente dedicati sostenibilità in diversi ambiti (Ecotossicologia e sostenibilità ambientale, Economia per l’ambiente e sostenibilità, Sostenibilità sociale e management del welfare, Sustainable industrial pharmaceutical biotechnology); inoltre l’ateneo organizza il Corso sulla Sostenibilità, che è rivolto non solo a tutta la comunità accademica ma anche a partecipanti esterni e che nel 2017 è stato premiato come best practice degli Atenei della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (RUS).
Passando alla ricerca, la lunga tradizione degli studi sui temi della sostenibilità emerge dal database di pubblicazioni scientifiche più ampio al mondo, vale a dire Web of Science (Wos). I progetti di ricerca attivi nell’anno 2019 sui temi legati alla sostenibilità ambientale sono stati finanziati dall’Unione europea e non solo con oltre otto milioni di euro.
Terza missione
Passando alle attività di terza missione, volte a comunicare e condividere con i diversi attori sociali ed economici i benefici dell’istruzione superiore e della ricerca, nel Bilancio vengono indicati Bright, la Notte dei ricercatori, con iniziative da sempre attente alla diffusione della conoscenza degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), la partecipazione al Festival dello sviluppo sostenibile, alla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus), il coordinamento del centro di riferimento per il Mediterraneo del Sustainable Development Solution Network delle Nazioni Unite (UN SDSN), il Segretariato italiano, presso il Santa Chiara Lab, di PRIMA – Partnership for Research and Innovation in the Mediterrranen Area – , l’Alleanza Territoriale Carbon Neutrality Siena, l’Osservatorio delle dichiarazioni non finanziarie e delle pratiche sostenibili e l’adesione all’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile.
L’impatto ambientale
Per quanto riguarda infine l’impatto ambientale delle attività svolte, numerose sono le iniziative dell’Università di Siena per incentivare azioni specifiche rivolte sia agli studenti che al personale docente e tecnico-amministrativo: dagli erogatori di acqua potabile nelle sedi universitarie agli incentivi e proposte per la mobilità sostenibile, alle iniziative per incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti. Passando all’impatto sociale delle attività proposte dall’Ateneo in particolare nei confronti degli studenti, molti dei quali provenienti da fuori regione e dall’estero, variegate sono le iniziative di inclusione promosse, da quelle economiche alle misure di accoglienza e inclusione degli studenti rifugiati e richiedenti asilo, da quelle contro la discriminazione etnica e sessuale ai servizi per agevolare la partecipazione alla vita universitaria degli studenti con disabilità.