E’ stata eseguita per la prima volta in Italia in un ospedale pubblico la ‘diagnosi genetica pre-impianto’ di embrioni. L’analisi è stata effettuata all’ospedale di Cortona (Arezzo) nel centro di procreazione medicalmente assistita. Il partner maschile della coppia, si spiega, è affetto da una malattia rara, la ‘aniridia congenita’, ed è stata così effettuata la biopsia su 3 embrioni per identificare la presenza di patologie ereditarie o cromosomiche prima dell’impianto in utero.
Tecnica vietata fino a poco tempo fa «La Pma dell’ospedale di Cortona – si spiega dalla Regione Toscana e dalla Asl – è il primo centro pubblico in Italia ad adottare ed eseguire la diagnosi genetica pre-impianto (Pgd), una vera e propria ‘amniocentesi anticipata’, non eseguita sul feto, ma ancor prima sull’embrione. Si tratta di una tecnica fino a poco tempo fa vietata dalla legge 40». L’aniridia congenita è una malattia genetica rara, che colpisce la vista ed è caratterizzata dalla formazione incompleta dell’iride ed è «a trasmissione autosomica dominante».