Altro giro, altra corsa. Non hanno fatto in tempo a spegnersi gli echi delle polemiche sulle regole di partecipazione alle primarie per il candidato Sindaco a Siena che nel cielo del centro sinistra è tornato a regnare il caos. E tra stella cadenti, stelle che si accendono e si spengono e starlette somiglia sempre più una galassia in cui tutto regna, meno che regole e ordine. Con un unico dato di fatto: tutti d'accordo, almeno a parole, che le primarie siano un momento di partecipazione necessario.
 
I socialisti si sono sfilati A mettere un punto fermo, almeno per il momento, sembrano essere i Socialisti-Riformisti che, come anticipato proprio da agenziaimpress.it (leggi) hanno annunciato che non prenderanno parte alle primarie del prossimo 20 gennaio, mettendo più di un dubbio, di fatto, se rimanere nella coalizione. «Negli ultimi mesi e nelle ultime settimane in particolare, abbiamo sperato che il confronto interno al Pd tornasse sui normali canoni di un corretto dibattito, avendo come fine ultimo il bene della città e dei cittadini. Purtroppo così non è stato», spiega oggi il segretario comunale Leonardo Tafani. «I continui botta e risposta sulle regole e sulle questioni interne, non hanno fatto altro che affossare tutto il centro sinistra. A causa di giochi di forza interni al Pd si è consumata la crisi del Comune di Siena, ora altri problemi interni, che coinvolgono altre persone, hanno tolto credibilità alle primarie».
 
No alle primarie, sì ad un progetto riformista Se i socialisti non parteciperanno alle primarie gli incontri e le riunioni degli ultimi giorni sembrano essere serviti almeno a fissare un obiettivo. «Il movimento creato da Valentini, al pari del consenso che stanno ricevendo Ceccuzzi e D’Onofrio, sono un valore indispensabile per tutto il centro sinistra, nessuno escluso, lo ribadiamo ancora con forza. – hanno spiegato Tafani e i suoi. Il Psi senese rimane lealmente una forza di centro sinistra che fin da subito cercherà di dare corpo ad un proprio progetto di vero riformismo cittadino che, libero da condizionamenti ed inquinamenti altrui, possa, con piena onestà intellettuale, dedicarsi all’ascolto della città e alla creazione di una vera Siena Riformista».
 
Il balletto delle primarie e la tela da ricomporre Alle primarie, invece, prenderanno parte l’unico candidato del PD Franco Ceccuzzi, così come ribadito nella giornata di ieri dalla segreteria comunale con poche righe dopo la scadenza della proroga per la raccolta delle firme e da lui stesso oggi in un’intervista e Pasquale D’Onofrio di Sinistra Ecologia Libertà. In verità il caos anche nella sinistra più radicata sembra farla da padrone. SEL, non più tardi della serata di ieri aveva invocato uno «stop per recuperare lucidità» arrivando a mettere in dubbio la propria partecipazione alle primarie, mentre oggi è tornata ad invocare «un confronto aperto sui temi in cui ogni risorsa è una ricchezza del centro sinistra che vuole governare la città. Ma solo un confronto aperto potrà salvare il senso delle primarie e selezionare le idee e le persone in grado di governarla, non siamo disponibili a tradire il senso delle primarie né a consegnare la città al centrodestra. Noi siamo pronti, andiamo avanti». Una semplice scelta di coerenza o una repentina marcia indietro dopo il nuovo dietrofront dell’ex Sindaco Franco Ceccuzzi?

Prima l’attacco poi la frenata Le ultime 24 ore, infatti, anche per Ceccuzzi sono state a dir poco all’insegna di un cielo lunatico più che stellato: prima l’attacco frontale su facebook a Bruno Valentini (leggi), poi, dopo l’annuncio della candidatura unica, la notizia dell’uscita di scena dei Socialisti-Riformisti e quella ventilata di SEL, in serata le parole di distensione affidate ad un comunicato «Massima apertura alla partecipazione di tutti coloro che vogliono candidarsi per dare a tutti la possibilità di confrontarsi sulle idee e sul futuro della città. E’ questo quanto auspico da settimane e quanto ho sempre affermato, sin dalla presentazione della mia candidatura. La presenza di più candidature, a partire da quella di Bruno Valentini farebbero bene prima di tutto al Pd e al centrosinistra».

La stagione dei veleni da mettere alle spalle Intanto Bruno Valentini continua a raccogliere firme e torna a ribadire la propria disponibilità per le primarie. Secondo quanto scritto sul suo profilo facebook ne sarebbero già state raccolte 1200 in soli cinque giorni «fra i cittadini senesi per tornare ad aprire le primarie. Credo che a questo punto la discussione sulle regole sia diventata stucchevole e che possiamo buttarcela alle spalle, grazie alla convergenza congiunta di Franco Ceccuzzi e della rimarchevole generosità di due forze politiche come Sel e Riformisti-PSI che hanno guardato più all’interesse della democrazia e dell'apertura delle primarie che a proprie convenienze di bottega». – ha detto il Sindaco di Monteriggioni che ha poi aggiunto. «Sarei curioso di sapere l’opinione del PD provinciale, regionale e nazionale sul fatto che la città di Siena sia un luogo off limits rispetto a quanto avviene nel resto d’Italia, dove si costruisce unità nel campo progressista e si concentrano le forze per andare al governo del Paese. Sono comunque a disposizione per partecipare alle prossime primarie cittadine, in qualunque momento si svolgano, chiedendo magari più tempo possibile per fare quello che stiamo già facendo nelle piazze, negli uffici, nelle case, dove i volontari si moltiplicano ogni giorno per partecipare a questa vasta campagna di partecipazione». Un’attività che andrà di pari passo con l’organizzazione di alcuni incontri a tema. La prima iniziativa ci sarà lunedì prossimo, 7 gennaio, alla saletta dei Mutilati sulla Banca MPS.