A meno di due settimane dal voto per le primarie del centrosinistra, in Toscana scoppia il caso di due politici del centrodestra che getta ombre sul meccanismo di registrazione e sull’accessibilità al voto. Entrambi si sarebbero infatti registrati per andare il 25 novembre alle urne ma il trattamento ricevuto è stato differente.
 
Il caso Rufina Il primo caso si è verificato a Rufina, in provincia di Firenze. Antonio Polverini, consigliere di centrodestra, andrà a votare alle primarie del centrosinistra, ma rimarrà nel Pdl. Polverini ha dichiarato che parteciperà e si è registrato per votare Matteo Renzi, «il meno peggio», a suo dire, in quanto «più moderato» rispetto a Pierluigi Bersani e Nichi Vendola. Secondo il consigliere comunale del Pdl votare alle primarie del centrosinistra è un diritto di tutti i cittadini.
 
Il caso Montemurlo Non è stato ammesso invece alla registrazione il consigliere comunale Aurelio Biscotti, capogruppo di una lista civica appoggiata dal centrodestra a Montemurlo, in provincia di Prato, e già candidato a sindaco del centrodestra. Biscotti si è presentato al Circolo Tamare per registrarsi in vista delle primarie del centrosinistra, ma è stato respinto dagli organizzatori. I quali hanno spiegato che l'esponente del centrodestra non è stato ammesso in virtù dell'articolo 3 comma 7 del regolamento che recita: «Non sono ammessi al voto per le primarie coloro che non abbiano sottoscritto il pubblico Appello e la Carta di intenti della coalizione di centrosinistra “Italia Bene Comune”, o coloro che svolgano attività politica in contrasto con la coalizione di centrosinistra “Italia Bene Comune”». Anche Biscotti avrebbe voluto votare per Matteo Renzi.