Alle primarie 2013 per il candidato sindaco di Siena il vincitore è Franco Ceccuzzi (Pd), con una percentuale dell'82%. Al secondo posto Pasquale D’Onofrio (Sel) con il 18%. Tertium non era dato. Peccato però che siano stati pochi, molto pochi, i senesi che sono andati a votare. Il dato ufficiale è di 2461 (leggi) votanti del centrosinistra che oggi, dalle 8 alle 20, sono andati a depositare nelle urne la loro preferenza per il candidato sindaco. In 1978 hanno messo una croce su Ceccuzzi e in 452 su D'Onofrio. Chissà, forse gli altri rimasti a casa non trovavano nei due sfidanti quello più adatto a guidare palazzo Pubblico.
Il confronto con le altre primarie Strano, potremmo dire, visto che Siena e la provincia sono sempre molto attive nel voto e qui si registrano sempre percentuali di votanti molto alte rispetto al resto della Toscana e d'Italia. Strano, perché alle ultime primarie per scegliere il sindaco nel 2001 (Cenni versus Carli) andarono a votare nei due banchini dell’allora Ds in 6.500 senesi. E al primo esperimento nazionale di primarie di partito nel 1991 (Piccini versus Barzanti) andarono poco meno di 5.500. Un drastico calo che non può essere giustificato dalla brutta giornata, dalla vittoria del Siena in casa e neppure dalle forze contrarie e avverse. Del resto in molti erano andati al voto anche per le primarie tra Bersani e Renzi dove il 25 novembre scorso avevano votato 7.400 senesi e 6.800 al secondo turno. Mentre in appena 2.000 si sono scomodati l’ultima domenica dell’anno per scegliere i parlamentari. Perdente anche il confronto con le primarie che in contemporaea si sono svolte oggi a Viareggio dove sono andati a votare in 3270 (fonte Viareggio ok). Se proprio vogliamo trovare un punto di pareggio dell'affluenza di oggi a Siena occorre risalire alle primarie del 2009 a Castelnuovo Berardenga quando andarono a votare per scegliere tra Roberto Bozzi e Gianni Porcellotti in 2.400. Ed erano solo elezioni all'interno del Pd. Ma dobbiamo proprio pensare che a Siena si possano mobilitare pr la scelta del candidato sindaco del centrosinistra le stesse persone che al comune contermine?
I duemila voti per Ceccuzzi I 1978 voti per Franco Ceccuzzi rappresentano, inoltre, molto meno degli iscritti a Siena al Pd (attestati intorno ai 2.000 iscritti) e simpatizzanti e molto meno delle firme che, ad esempio, aveva raccolto fino qui Bruno Valentini, il candidato scomodo del partito che le regole hanno impedito di far correre.
Centrosinistra senese a pezzi Il risultato di oggi conferma, quindi, che il centrosinistra per vincere le prossime elezioni amministrative a maggio non può essere compreso soltanto nel binomio Partito Democratico (depurato, di riffa o di raffa, di tutti i dissidenti) e Sel, che comunque il suo buon risultato lo ha ottenuto, non sfigurando. Appena venerdì (leggi) avevamo auspicato, per evitare agli organizzatori la debacle, almeno 3/4.000 votanti. Invece, il risultato finale è persino più basso. Leggeremo adesso le motivazioni e a chi verranno addossate questa volta le responsabilità. Certo il centrosinistra, se ci comprendiamo anche i Riformisti – Socialisti e quel che resta di Siena Futura a Siena appare sempre più a pezzi. Ricomporlo adesso alla luce di questo scarso risultato appare molto difficile. E provare a ricostruirlo su altre basi, uomini e metodi sarà l'obiettivo degli esclusi da questa domenica. E c'è già chi propone una sorta di nuove primarie del centrosinistra, questa volta senza Ceccuzzi. Una chiamata alle armi che metta insieme tutti gli altri pezzi della sinistra rimasti esclusi da queste primarie. Ad occhio e croce sembrano la maggior parte.