mascagniUna forbice del 10%: 3576 contro 2931. Tradotto in percentuale: 55% contro 45%. Con questi numeri Lorenzo Mascagni ha superato Paolo Borghi alle primarie del Pd a Grosseto. «È stata una grande pagina per il nostro popolo – ha detto a caldo Lorenzo Mascagni -. Abbiano davanti tre mesi di lavoro duro, nei quali cercheremo di convincere il maggior numero di cittadini possibili». Entrambi i candidati erano sostenuti dalla coalizione di cui fanno parte Pd, Partito socialista, due liste civiche e Udc.

Pd: una domenica di primarie In tutte le sei città dove si votava (Roma, Napoli, Trieste, Bolzano, Grosseto e Benevento) le operazioni si sono svolte regolarmente. A Napoli erano stati predisposti nei seggi dei Tablet con una app “anti-brogli” per trasmettere i risultati al Comitato organizzatore senza che ci fossero “doppioni”, ma in alcuni casi la connessione Internet ha costretto gli scrutatori a tornare alla vecchia cara carta. In ogni caso tutti i concorrenti nelle diverse città hanno parlato di «festa per la democrazia». Scarsa affluenza a Roma con circa 40mila votanti ai fronte dei 102mila del 2013. Bene invece Grosseto che ha raggiunto la cifra di 6507 votanti, superando l’obiettivo prefissato della vigilia a quota 6000.

A giungo le elezioni per il sindaco L’obiettivo adesso è fissato per le amministrative di Grosseto. «Abbiamo dimostrato di essere in grado di coinvolgente più di 6 mila cittadini che si sono mossi e recati alle urne per votare – prosegue ha detto il neo candidato sindaco Lorenzo Mascagni -, si tratta soprattutto di una festa della democrazia, quella con Paolo Borghi è stata una bella competizione con un bel risultato da parte sua, e per questo gli rendo l’onore delle armi. Encomiabile l’opera, il lavoro, enorme, portato avanti dai volontari che hanno organizzato le primarie. Adesso dobbiamo ricompattarci – ha concluso Mascagni – perché le primarie non sono una guerra ma solo un modo per scegliere il candidato». Paolo Borghi ha fatto i complimenti a Lorenzo Mascagni «A lui il compito di guidare il centrosinistra – ha detto dopo la pubblicazione dei risultati delle primarie -. Decisivi i voti degli ambienti vicini alla Curia. Lo scarto è stato comunque ridotto».