Non consentire in Toscana il cumulo dei vitalizi a un consigliere regionale che abbia ricoperto anche la carica di parlamentare, nazionale o europeo: é quanto prevede una proposta di legge regionale – la prima del genere in Italia – presentata al Consiglio regionale della Toscana. La proposta reca la firma del presidente della Regione, Enrico Rossi, del capogruppo Pd Leonardo Marras e del consigliere e vicesegretario del partito toscano Antonio Mazzeo. Questi ultimi due, illustrando l’iniziativa, hanno spiegato come la Toscana sia la prima Regione a porre il divieto per il cosiddetto ‘doppio vitalizio’.
Operazione di buonsenso I consiglieri toscani che sono stati anche parlamentari, al momento della pensione dovranno ora optare su quale vitalizio percepire. Come spiegato da Marras, «con questo atto completiamo la riforma dei vitalizi già avviata dalla scorsa legislatura» che li ha aboliti passando dal sistema retributivo a quello contributivo, «e facciamo un’opera di equità. E’ un’operazione non di populismo ma di buonsenso». Il capogruppo Pd ha ricordato che «sull’abolizione dei vitalizi la Toscana è intervenuta dopo l’Emilia Romagna ma sul divieto di cumulo siamo i primi a livello italiano».
Prossimo passo il tetto massimo Mazzeo ha spiegato che nel Pd «siamo contenti di presentare questa proposta di legge, e l’abbiamo firmata solo in tre per dare il senso della forza di questa proposta: il capogruppo, il vicesegretario e il presidente della Regione. Per il trattamento economico dei consiglieri regionali – ha aggiunto – seguiamo con attenzione la discussione al Senato sulla riforma, per portare la retribuzione a un tetto massimo, pari a quello dei sindaci del Comune capoluogo».