«Quello che è successo in queste ultime ore ci deve far riflettere. Servono interventi strutturali per la difesa del suolo e la prevenzione. Le zone dove sono si sono verificati eventi avversi non sono nuove a questa tipologia di avvenimenti, sebbene, in questo frangente, l'impatto degli allagamenti sia stato davvero devastante. Protezione civile, Misericordia e Croce Rossa, assieme a Polizia, Carabinieri e Vigili urbani, hanno monitorato e garantito gli interventi necessari per mettere in sicurezza la viabilità. Un ringraziamento particolare va ai vigili del fuoco di Saline di Volterra, che sono intervenuti in emergenza in condizioni estreme, fino agli sforzi sostenuti per riportare le aree allagate alla normalità». La Regione Toscana intanto, come il presidente della Provincia di Pisa Pieroni aveva promesso, ha avviato l'apertura di una serie di incontri che inizieranno con la convocazione del 31 ottobre prossimo. Al centro della discussione la fragilità del volterrano dal punto di vista idrogeologico, con l’obiettivo di individuare soluzioni condivise. «E’ necessario quanto mai – conclude Buselli – che il sistema di protezione civile sia il più possibile condiviso fino ad arrivare alla condizione ottimale di prevenire piuttosto che dover fronteggiare le emergenze».

Situazione in via di miglioramento La Provinciale 15 è stata sottoposta ad ulteriori movimenti franosi. E’ stata riaperta la Strada per Pisa, la 439DIR, all'altezza di Molino d'era e così quasi tutte le altre strade con l'eccezione di Malarampa presso Villamagna. Rimangono disagi su molte strade in particolar modo nelle frazioni di Cozzano e Ulignano.
 
«Il meccanismo di protezione civile – spiega l’assessore ai lavori pubblici Paolo Moschi – è stato attivato immediatamente, ma ci rendiamo conto che la fragilità del nostro territorio necessita di ben altro. Non sono più sufficienti interventi piccoli e rattoppi, specie per la direttrice per Pisa, che è rimasta intatta nella sua concezione settecentesca. La sua posizione sui calanchi presso le Balze fa sì che questa strada non potrà nel futuro più sopportare il traffico pesante, per il quale servono delle strade alternative, ovvero una vera e propria variante. Ricordiamo che Volterra è forse l'ultima città sopra i 10mila abitanti senza una bretella. Se è vero che Volterra è oggi un patrimonio del mondo, la sua situazione viaria sembra farne patrimonio di nessuno. E questa è una situazione non più accettabile»