Due finanziamenti per società terze da parte della Finanziaria Senese di Sviluppo, partecipata pubblica di sostegno economico alle aziende, in cambio di uno stage retribuito a Terrecablate reti e servizi, altra partecipata di servizi internet e telefonia. E’ la presunta corruzione contestata dalla Procura di Siena al direttore generale di Fises e all’amministratore unico di Terrecablate per i quali il Gip ha accolto la richiesta d’interdizione al pubblico ufficio per 2 mesi.

La ricostruzione Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti le 2 pratiche per ottenere il finanziamento, presentate dall’amministratore unico di Terrecablate in veste di commercialista, sarebbero state oggetto di «interessamento personale da parte del dg di Fises», secondo quanto si apprende da fonti vicine all’inchiesta. In cambio sarebbe stato garantito uno stage retribuito al figlio dello stesso dg «senza nessuna procedura di evidenza pubblica». Dalla stessa inchiesta sarebbe emerso una presunta procedura corruttiva riguardante un’altra azienda e Fises per cui risultano indagate altre 2 persone.

Legali dg Fises: «Finanziamenti regolari, ipotesi reato totalmente insussistente» «Il nostro assistito nega fermamente e decisamente ogni accusa: il fulcro dell’ipotesi accusatoria si fonda su due operazioni di finanziamento che sono totalmente e perfettamente regolari, rispettose dei regolamenti interni di Fi.Se.S. e verificate in ogni loro aspetto». Così in una nota gli avvocati Enrico e Lorenzo De Martino, difensori del direttore generale della partecipata Fises  indagato per corruzione a Siena. I due legali definiscono «totalmente insussistente» l’ipotesi di reato sottolineando: «Intendiamo dimostrare quanto prima la piena innocenza del nostro assistito. A ciò aggiungiamo che da tempo insieme al nostro assistito abbiamo inutilmente comunicato e offerto agli inquirenti la piena disponibilità a fornire chiarimenti su qualsiasi aspetto fosse ritenuto meritevole di approfondimento: ciò non ci è stato permesso e questo aggiunge ulteriore amarezza per un provvedimento che riteniamo ingiusto e contro il quale ricorreremo nelle sedi designate» prosegue la nota. «Il valore economico delle condotte contestate è di una esiguità disarmante (si contesta uno stralcio di mille euro su un rientro di poco più di quarantaduemila euro e l’erogazione di un finanziamento del tutto regolare di quarantamila euro ad altro cliente), certamente del tutto sproporzionata rispetto all’enfasi dedicata alla vicenda» concludono i legali.

Legale dell’amministratore Terrecablate: «Totale estraneità» «Rivendico a nome del mio assistito la sua totale estraneità da ogni illecito penale». Così in una nota l’avvocato Fabio Pisillo, legale difensore dell’amministratore unico di Terrecablate indagato a Siena per corruzione. «Sarà dimostrato agevolmente che non vi è stato alcuno scambio di favori così come sarà dimostrata la assoluta regolarità dell’assegnazione da parte di Terrecablate del tirocinio contestato dalla Procura come irregolare» prosegue Pisillo. «Quanto ai presunti favori» che il suo assistito «avrebbe ricevuto da Fises, va sottolineato che non è contestato neppure dalla Procura alcun vantaggio personale del medesimo, ma ipotetici benefici per 2 sue clienti» prosegue la nota.

La nota di Fises: «Non ci sono profili di irregolarità nelle pratiche oggetto di attenzione» «La società ha fornito piena collaborazione nello svolgimento delle attività di perquisizione e rileva comunque che, allo stato, non emergerebbero dal punto vista amministrativo profili di irregolarità nelle pratiche oggetto di attenzione». Così in una nota la società partecipata Finanziaria senese di sviluppo il cui dg è indagato per corruzione nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Siena. «Da ulteriori verifiche la Finanziaria può affermare che non risultano rapporti finanziari tra la società e Terrecablate reti e servizi», spiega la nota in riferimento all’altra società partecipata pubblica il cui amministratore unico è indagato nell’ambito della solita inchiesta.