Presidio e volantinaggio dei lavoratori di Opera, con Filcams Cgil e UilTucs, martedì 5 marzo a Firenze davanti alla Galleria dell’Accademia (via Ricasoli) dalle 10 alle 12.

Le motivazioni «L’agitazione – spiega una nota del sindacato – è dovuta al fatto che le gare d’appalto per i servizi museali fiorentini, definite da Consip e relative alle biglietterie, accoglienza e bookshop di Uffizi, Palazzo Pitti, Accademia e Museo di San Marco, mettono a rischio occupazione, diritti e salario dei circa 300 dipendenti di Opera. Una situazione già denunciata dai lavoratori attraverso volantinaggi e altre iniziative di sensibilizzazione di cittadini e visitatori (sul tema c’è stato anche un incontro col direttore degli Uffizi Schmidt). Per il presidio di domani è stata scelta l’Accademia anche perché la direttrice Cecilie Hollberg, sulla questione dei rischi occupazionali, tace».

Appello al Ministro Bonisoli «Il sindacato – prosegue al nota – , rivendicando il rispetto di quanto sottoscritto con il Mibac stesso in materia di clausole sociali, chiede l’intervento diretto del Ministro per beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, per evitare che queste gare di appalto, già bandite da Consip o in via di definizione, possano peggiorare le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici impiegati e conseguentemente i servizi per i cittadini. Il sindacatol in tal senso fa appello anche al sindaco Nardella e alle sei ditte che hanno superato la preselezione del bando Consip e corrono per l’assegnazione del servizio. Senza risposte, sarà proclamato lo stato di agitazione e successivamente all’orizzonte c’è un grande sciopero dei musei fiorentini».