«Cambia la governance ed è giusto che cambi anche la gestione del teatro. Le scelte della politica devono essere fatte dalla politica, il sovrintendente è a tempo. Io non posso che accettare le scelte del sindaco, ma non me la sento di potere condividere questa scelta e rimanere qui. L’ho detto a Nardella e anche a Nastasi e tutti hanno insistito affinchè io rimanessi qua». Così il sovrintendente del Maggio musicale fiorentino Cristiano Chiarot, incontrando la stampa dopo la decisione del sindaco di Firenze Dario Nardella di nominare Salvatore Nastasi come delegato nella carica di presidente della Fondazione lirica fiorentina.

«Non ho voglia di andare in pensione» Per Chiarot in questa fase il ‘Maggio Musicale fiorentino’ «ha bisogno di avere come capo il sindaco. E’ una mia personale opinione. Non ho nessuna voglia di andare in pensione. Lavoro da 40 anni in questo settore e mi sono fatto la mia esperienza, percio’ penso che in questo momento il sindaco non possa non fare il presidente della fondazione. Il percorso di risanamento del Maggio musicale fiorentino è partito, i conti del 2019 sono sotto controllo e il budget è in equilibrio gestionale – ha proseguito Chiarot. Il piano va avanti e questo è quello che dovrà continuare a fare chi verrà a dirigere il teatro. Qualche anno in più mi avrebbe permesso di ultimare un percorso per completare la squadra intermedia che manda avanti il teatro. Abbiamo già costruito molto. Nel gennaio 2017» fu accertato «che la Fondazione aveva bisogno di essere ricapitalizzata per 18 milioni, anche se non erano necessari subito tutti – ha sottolineato Chiarot -. Il Comune di Firenze ci ha ricapitalizzato con 3 milioni di euro cash, la Regione con 1 milione cash e poi ci ha dato l’ospedale di Luco di Mugello, che abbiamo dato mandato di vendere a un istituto bancario. Pero’ ogni primo dell’anno abbiamo 3,5 milioni di necessità di cassa per pagare gli interessi».

La lettera del sindaco Chairot ha anche diffuso la lettera di saluto che ha inviato al sindaco nella quale scrive: «Come ti e’ ben noto, il problema principale del futuro sara’ quello di una ricapitalizzazione della Fondazione, con lo scopo di attenuare gli effetti negativi del debito. E’ in questo contesto che sono venuto a maturare la convinzione che ancora una volta il Maggio deve avere al suo vertice il sindaco della citta’. Gli impegni che ci aspettano potranno essere assunti solo con una guida forte, appassionata, come ho potuto riscontrare in te in questi anni. E’ mia opinione personale che collego alla certezza che in uno scenario in cui avvenga un cambiamento di governance non vi possano non essere delle opzioni conseguenti: una diversa situazione deve essere collegata a una diversa sovrintendenza».