Una rete tra le abbazie storiche della Toscana. E’ quella nata con l’istituzione dell’Istituto per la valorizzazione delle abbazie storiche della Toscana presieduto da Paolo Tiezzi Maestri, e nato nel 2016 a Torrita di Siena grazie a sette comuni del senese (Sovicille, Abbadia San Salvatore, Sarteano, Montepulciano, Chiusi, Asciano e Torrita) che hanno fatto sistema per recuperare quelle realtà, parti integranti di un territorio che custodisce monasteri o eremi risalenti al Medioevo.
Giani: «La storia della Toscana è stata fatta nelle abbazie» Oggi l’istituto ha presentato in Coniglio regionale le iniziative dirette a far apprezzare quei luoghi che hanno un fascino, una storia e un’identità forte da preservare. «Si tratta – ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani – di un’associazione capace di creare rete tra le abbazie storiche, elementi di peculiarità e di forza della Toscana nel Medioevo. Dietro la bellezza delle abbazie si intravede un esercizio di potere, crescita, sviluppo e di relazioni dell’intera Toscana. » e per questo Giani ha ribadito l’importanza di comprendere «il ruolo che queste realtà ebbero dal X al XIV secolo». Il 30 luglio, ad Abbadia San Salvatore, in occasione dell’anniversario della morte del beato Giovanni Colombini si terrà il primo incontro, organizzato dall’associazione, dal titolo “Il fuoco sacro dei Gesuiti, le ragioni di una celebrazione”.