Un lungo applauso ha accolto nell’entrone di Palazzo pubblico a Siena il Drappellone per il Palio della Madonna di Provenzano, dedicato questo 2 luglio al settantesimo anniversario della Liberazione, realizzato dall’ artista senese Rosalba Parrini.
Il Drappellone Sulla destra del volto della Vergine, assorto, ma sereno, una colomba, simbolo di pace, ha abbandonato la gabbia dove era stata rinchiusa dalla tragedia della seconda guerra mondiale. Sempre sullo stesso lato del drappo di seta, le teste di dieci cavalli che si proiettano sulla piazza, con la Torre del Mangia e il Palazzo comunale non hanno bisogno di particolari per delineare la consistenza. I barberi sembrano in attesa della corsa. Una corsa liberatoria, come il volo della colomba. L’anima senese e la cifra pittorica di Rosalba Parrini hanno reso possibile superare la barriera dove si infrangono le parole e creare, con la sua arte, un’opera che non è metafora della realtà, bensì si protende verso di essa liberandone l’energia. Tutta raccolta nell’interpretazione pittorica delle preghiere di Siena e del suo popolo da secoli indirizzate alla Madonna, sintetizzata in quella intuizione prospettica rappresentata da quel rosso nastro che delinea il drappellone e in quelle 15 stelle d’oro posate sulla piantina, che raffigura la provincia di Siena, a indicare i luoghi operativi delle brigate partigiane (Aquila Bianca, Simar, Raggruppamento Monte Amiata, Brigata Garibaldi S. Lavagnini, Brigata Garibaldi G. Boscaglia), che intervennero a fianco delle truppe alleate.
Il Masgalano Presentato oggi anche il Masgalano realizzato da Laura Brocchi e offerta dal Coordinamento Gruppi Donne delle Contrade che andra’ alla miglior comparsa 2014 del corteo storico. La parte frontale, in argento, è impreziosita da 17 perle a rappresentare le Contrade di Siena. Al centro un profilo femminile che regge lo stemma della città: la Balzana. A creare il cromatismo bianco/nero, la materia dura e morbida come il legno di bosso ed ebano, che vanno a fondersi con il metallo
«Oggi siamo fieri di poter dire che è stato un anno in cui nei confronti di Siena e delle sue istituzioni, il mondo ha di nuovo rivolto uno sguardo di incantata ammirazione – ha detto il sindaco di Siena Bruno Valentini – . Un anno fa vi dissi che le Contrade ed il Palio possono essere il migliore ambasciatore presso l’opinione pubblica internazionale: così è stato. Siena è tornata ad essere un mito». «Ci guidino sempre le nostre tradizioni – ha aggiunto -; la cultura e l’innovazione riusciranno a portarci fuori dalla crisi terribile che ha distrutto in pochi anni ciò che era stato costruito in secoli di impegno».