Per avere conferma che il click day non fosse una buona idea non c’era bisogno di aspettare le prenotazioni dei vaccini per i super fragili. Lampanti esempi di flop del meccanismo ne avevamo già avuti con i bonus bici oppure con la decisione dell’Agenzia delle entrate di abbandonarlo.

E invece, in una Toscana alle prese come tutto il resto del mondo con la pandemia, sprezzanti del pericolo, con il click day si è voluto sfidare la sorte. Risultato, un sito in bambola già cinque minuti prima delle 19, l’orario indicato con l’sms per avviare la prenotazione del vaccino Moderna da parte degli aventi diritto. Tutto normale vi starete dicendo voi, ampiamente negli standard di questo nostro Paese quando si ha a che fare con la pubblica amministrazione. Ma qui occorre un distinguo bello forte. In quest’occasione la procedura avrebbe richiesto massima attenzione e massima facilità nell’esecuzione.

Se non altro perché c’è in gioco la salute di coloro i quali, nella scala degli aventi diritto al vaccino, sono considerate le persone più fragili, quelle più a rischio. E invece no. Click day e assalto alla diligenza del prenota vaccini. I più fortunati o molto più probabilmente chi aveva a disposizione figli, nipoti, cugini o parenti ‘smanettoni’ con le nuove tecnologie è riuscito dopo minimo una trentina di tentativi e un’ora tra pc e smartphone a prenotare. Per tutti gli altri, in bocca al lupo e alla prossima. Senza neanche tante scuse.