FIRENZE – Sventola la bandiera italiana sulla ricerca. Il terzo Paese più rappresentato nella graduatoria dei fondi assegnati dal Consiglio europeo della ricerca.
Tra i 218 ricercatori che hanno ricevuto le risorse, 21 sono italiani. Solo 14, tutti uomini, lavorano in Italia. Due da Fondazione Telethon e Università di Padova, uno nelle Università di Trento, Roma Tor Vergata, Pavia, Milano, Europea di Roma e Bocconi, Elettra Sincrotrone di Trieste, Istituto Italiano di Tecnologia, Politecnico di Milano e Fondazione Toscana Life Sciences.
Si tratta degli Advanced Grants, che possono arrivare a 2,5 milioni di euro per ogni singolo progetto articolato al massimo in 5 anni. Ad accogliere il maggior numero di premiati è la Germania con 37 vincitori, seguita da Regno Unito (35), Francia (32) e l’Italia (14) appena sesta dietro a Spagna e Israele. Ma sulla base delle nazionalità dei ricercatori premiati l’Italia è terza con 21, dietro a tedeschi (36) e francesi (32) ma avanti ai britannici (19). Dei 218 vincitori dell’Advanced Grant 158 sono uomini e 60 le donne, in Italia nessuna donna. Le risorse complessive ammontano a 544 milioni.
Gli studi dei ricercatori ospitati da università e centri di ricerca in Italia spaziano tra vari ambiti: dall’obiettivo di realizzare nuovi materiali progettati su scala nanometrica di Liberato Manna dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) agli studi sul betacoronaVirus guidati da Rino Rappuoli della Fondazione Toscana Life Sciences, fino agli studi in ambito matematico con l’australiano Amnon Neeman dell’Università di Milano, sull’Intelligenza Artificiale con Emilio Calvano dell’Università di Roma Tor Vergata o sull’origine dei conflitti politici di Daniele Caramani dell’Università Europea di Roma.
“Il finanziamento di 544 milioni di euro – ha commentato Mariya Gabriel, commissario europeo per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù – mette i nostri 218 leader della ricerca, insieme ai loro team di borsisti post-dottorato, studenti di dottorato e personale di ricerca, in pole position per ampliare i confini della nostra conoscenza, aprire nuovi orizzonti e costruire le basi per la crescita e la prosperità future in Europa ”.
Gli Erc Advanced Grant sono tra i finanziamenti più prestigiosi nel mondo della ricerca internazionale e offrono ai ricercatori già affermati l’opportunità di perseguire progetti ambiziosi in tutti gli ambiti del sapere e quest’anno ha visto la partecipazione di 1650 domande, di cui il 23% da donne, il più alto tasso di partecipazione femminile fino ad ora. “Sono particolarmente felice di vedere un numero così elevato di ricercatrici donne in questo concorso e che hanno sempre più successo nell’ottenere finanziamenti”, ha detto Maria Leptin, presidente dell’Erc.