
Una sala per riflettere e meditare indipendentemente dal proprio credo religioso. E’ la Sala del silenzio inaugurata questa mattina al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena. «Il silenzio e l’assenza di simboli religiosi sono le caratteristiche principali per favorire le diverse esigenze di raccoglimento nel reciproco rispetto» ha dichiarato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese Pierluigi Tosi.

In consultazione i testi donati donati dalle comunità religiose e filosofiche La sala, che si trova al piano 1s del lotto didattico ed è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 8,30 alle 19,30, è arredata in modo semplice ed accogliente ed è dotata di una libreria che raccoglie i testi donati dalle comunità religiose e filosofiche che hanno collaborato alla realizzazione del progetto.

L’inaugurazione All’inaugurazione erano presenti i direttori generale, sanitario ed amministrativo dell’Azienda ospedaliera Senese Pierluigi Tosi, Silvia Briani e Giacomo Centini, il sindaco di Siena Bruno Valentini e l’assessore alla sanità Anna Ferretti, il Questore di Siena Maurizio Piccolotti e i rappresentanti delle forze dell’ordine. Inoltre sono intervenuti i rappresentanti delle comunità cristiana cattolica, ebraica, musulmana, induista monoteista, evangelica valdese, buddista dzgochen, buddista soka gakkai, anglicana, cristiana biblica, cristiana evangelica e quella degli atei e degli agnostici. Al gruppo di lavoro hanno partecipato la Chiesa ortodossa del patriarcato di Costantinopoli, la Chiesa ortodossa romena, i Testimoni di Geova e la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni.