PRATO – Un altro morto dentro le carceri italiane. Ancora una volta a Prato. La vittima, 35 anni di origine tunisina, si è impiccata all’interno della propria cella nel reparto di isolamento della struttura penitenziaria.

Si tratta del quarto suicidio alla Dogaia, e il sessantacinquesimo a inizio anno. Avvenuto per altro nel giorno dove la Camera ha respinto l’ordine del giorno che chiedeva più fondi per il carcere pratese e Sollicciano.

Duro il commento del segretario generale Uilpa Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio: “Nel giorno in cui il Parlamento varerà un provvedimento vuoto, se non a tratti dannoso, nelle carceri il boia invisibile continua a infliggere la pena di morte di fatto, per di più, scegliendo casualmente la vittima”. Ai suicidi dei detenuti vanno aggiunti sette tra gli agenti di polizia penitenziaria.

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