A sinistra la vittima

PRATO – Il tribunale di Prato ha riconosciuto Emiliano Laurini come mandante per l’aggressione a Martina Mucci. L’ex fidanzata nel febbraio 2023 fu picchiata e sfregiata sotto la sua abitazione.

L’uomo è stato condannato con rito abbreviato a 9 anni di reclusione per i reati di sfregio, lesioni gravi, maltrattamenti in famiglia, accusa che si riferisce al periodo in cui la coppia abitava insieme. Secondo quanto disposto dal giudice Marco Malerba, Laurini, che si trova da più di un anno nel carcere fiorentino di Sollicciano, potrà scontare la pena agli arresti domiciliari nella casa di suo padre, nel sud della Toscana.

Assieme a lui sono sono stati condannati Mattia Schininnà e Kevin Mingoia: il primo ha partecipato fisicamente alla spedizione con un altro ragazzo (un minorenne che si trova attualmente in comunità), il secondo sarebbe stato il tramite fra il mandante e i picchiatori. Il primo è stato condannato a 6 e anni e 8 mesi, il secondo a 4 anni. Tutti i condannati frequentavano la stessa palestra a Scandicci (Firenze).

Gli imputati erano tutti accusati anche del reato di rapina, che fa riferimento al prelievo della borsa della vittima dopo l’aggressione: per questo reato è stato considerato colpevole solamente Kevin Mingoia, mentre gli altri sono stati assolti. “Sono stanca – ha detto Martina Mucci dopo aver assistito alla lettura della sentenza – i processi sono stati un’esperienza molto dura e preferisco non commentare per ora”.

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