Pranzi e cene in locali di Firenze e della Versilia, perfino bistecche, salsicce e pregiati panini: il tutto pagato con denaro di Viareggio Porto spa, società interamente pubblica che gestisce gli approdi in banchina dello scalo marittimo della città toscana. Così, come riportano i quotidiani locali, a finire sotto accusa sono l’ex presidente della Viareggio Porto, Alessandro Volpe, e l’attuale direttore, Pietro Romani, accusati a vario titolo di peculato, abuso d’ufficio e falso. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Lucca Fabio Origlio, è dei Carabinieri del comando provinciale.
Notificato l’avviso conclusione indagini A Volpe sono contestati i reati di peculato e abuso d’ufficio, per la ristrutturazione dell’approdo a Torre del Lago, valore 758.000 euro, con incarichi che – secondo l’accusa – furono affidati a ditte e studi professionali di fiducia evitando la procedura di evidenza pubblica e procurando a terzi un vantaggio di 72.000 euro. Inoltre viene accusato di aver fatto spese di vario genere con soldi della società a scopo privato. Il direttore Pietro Romani è invece accusato di aver trattenuto per sé i soldi delle docce dei diportisti per ormeggi all’approdo della Madonnina, oltre al reato di peculato. Ai due indagati è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini.