Il mare, il clima, la genuinità e le eccellenze della gastronomia della Costa d’Argento hanno affascinato Praga. Lo scorso 26 gennaio il Consorzio MaremMare ha incontrato 50 buyers dell’Est europeo nella capitale ceca, una delle zone più interessate al turismo made in Italy. «E’ un mercato emergente che merita la nostra attenzione – spiega Walter Rossi, presidente del Consorzio MaremMare – e per questo abbiamo presentato il nostro territorio attraverso video mozzafiato e degustazioni di prodotti, vini e piatti tipici della Costa d’Argento. Abbiamo riscontrato un grande apprezzamento da parte degli operatori turistici, ora inizia il lavoro per coltivare questi preziosi contatti. Ad affascinare soprattutto lo stile di vita, considerato sano e di pieno relax, per non parlare del turismo sportivo che ha suscitato particolare attenzione dei tour operator, poiché la Maremma ed il suo mare si prestano perfettamente per associare la vacanza a molte attività  ricreative e sportive, in ogni stagione dell'anno».
L’incontro, che si è svolto in un albergo centrale di Praga, rientra nel ciclo di appuntamenti di “Feel the breeze of Tuscany”, incontri tematici di promozione della Costa d’Argento  all’estero che ha già fatto tappa a Amsterdam e Londra. «Il sostegno economico per questi eventi si deve ad alcune strutture consorziate ed alle amministrazioni comunali, in particolare quella di Monte Argentario, ma anche dell’Isola del Giglio e Magliano in Toscana, alla BCC di Capalbio – continua Rossi -, dimostrando che non è con le pacche sulla spalla ma con i fatti concreti e la condivisione dei sacrifici che si può garantire una seria e determinante promozione turistica alla base della nostra economia.  Ai soci, all'assessore monteargentarino Amato, ai sindaci Ortelli e Tofanelli, a Fernando Andreini, vanno i ringraziamenti del Consiglio di Amministrazione del nostro Consorzio perchè, con il loro appoggio, ci spingono a guardare avanti con coraggio nella programmazione di nuovi eventi all’estero e in Italia, soprattutto in un momento come quello attuale in cui, Camera di Commercio a parte, la promozione turistica del territorio è praticamente abbandonata a se stessa. Il destino del nostro turismo è nelle mani degli operatori di settore»
 

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