Oltre 20mila articoli per cellulari sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Lucca perché «pericolosi» e «potenzialmente dannosi» per il consumatore, ma anche perché avevano violato le regole del mercato e per il contrasto alla contraffazione.
Il sequestro L’indagine è partita da Viareggio, dove i militari delle Fiamme gialle hanno condotto un’operazione di contrasto alla contraffazione: da questa, si è aperto un filone parallelo che ha portato la Gdf a indagare su un negozio del centro storico di Lucca che vendeva accessori per telefoni cellulari. I militari hanno effettuato un sopralluogo in questo negozio, durante il quale hanno effettuato un’attenta analisi della merce in vendita. E’ stato così che hanno scoperto che le cover per cellulari in vendita non riportavano nemmeno le informazioni minime per il consumatore. Interpellato, l’esercente non ha saputo giustificare la provenienza delle cover e non potuto produrre la documentazione che provasse l’originalità e la genuinità degli oggetti in vendita.
Potenziale pericolo per il consumatore Posti di fronte all’impossibilità dell’esercente di dimostrare alcunché sulla merce in vendita, i militari hanno sequestrato oltre 22mila articoli e la responsabile del negozio è stata segnalata. Il provvedimento è stato preso per la normativa che tutela il consumatore che deve essere in grado di reperire informazioni sempre più chiare e precise su quanto acquista, oltre ad avere certezza sulla sicurezza e qualità dei prodotti. Esiste, infatti, una serie di indicazioni minime e fondamentali, riportate sui prodotti destinati al consumo sul territorio italiano, al fine di fornire quelle informazioni utili per valutare e, quindi, scegliere in maniera consapevole ciò che si acquista. Queste informazioni devono essere apposte in modo chiaro, visibile e leggibile sulle confezioni, sulle etichette o sulla documentazione illustrativa del prodotto. Nel caso del negozio lucchese, le cover ne erano totalmente prive e questo, potenzialmente almeno, crea un pericolo per il consumatore. «L’operazione – spiegano dal Comando della Guardia di finanza lucchese – si inserisce nella costante opera condotta nella provincia di Lucca dai militari delle Fiamme gialle, a difesa del made in Italy e della sicurezza dei prodotti, a contrasto delle varie forme di contraffazione e abusivismo commerciale, fenomeni moltiplicatori di illegalità. Ma sono attività volte anche alla tutela degli imprenditori e dei consumatori».