«Una decisione inaccettabile frutto di una totale mancanza di raziocinio neanche in quella razionalizzazione dei costi sbandierata dall’azienda ma che, in realtà, porta solo disagi ai cittadini incrementando i disservizi». Con queste parole il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi interviene sul taglio dell’Ufficio di Castel San Gimignano da parte di Poste Italiane.
La battaglia non si ferma «Non ci daremo certo per vinti e la nostra battaglia non si ferma – prosegue Bassi -. Non possiamo accettare un taglio incondizionato e incomprensibile. Dopo la raccolta di firme avviata dai cittadini, mercoledì saremo in piazza Matteotti a Siena, insieme alla Provincia e agli altri sindaci, per manifestare contro una decisione immotivata e caduta dall’alto senza criterio nonostante la disponibilità al confronto che abbiamo sempre dimostrato. Basti pensare che proprio in uno degli ultimi incontri fatti con i dirigenti di Poste Italiane, le amministrazioni comunali di San Gimignano e Colle Val d’Elsa si erano rese addirittura disponibili a compartecipare economicamente alla gestione dello sportello. Una decisione quindi sconsiderata alla quale da primo cittadino e portavoce delle esigenze della comunità sangimignanese mi opporrò fortemente anche perché non capisco quali vantaggi prettamente economici potrebbe portare a Poste Italiane stesse. Il problema – conclude il primo cittadino di San Gimignano – deve essere risolto non con un taglio dall’alto dettato da logiche prettamente centraliste ma tenendo conto in primo luogo delle esigenze e dei diritti di ogni cittadino».