Duecento aziende agricole distrutte e oltre mille quelle danneggiate, 70 milioni i danni stimati per il settore agricolo. A dichiararlo è Enzo Rossi, assessore allo Sviluppo rurale della Provincia di Grosseto, facendo un primo bilancio dell'alluvione e delle forti piogge che hanno colpito la Maremma e la Toscana nei giorni scorsi.
 
La collaborazione dei professionisti Una stima più precisa sarà possibile nei prossimi giorni «grazie anche agli Ordini professionali come i geometri, gli agronomi, gli ingegneri e altri, di cui abbiamo chiesto la collaborazione e che si sono anche resi disponibili a stime peritali gratuite non appena saranno arrivate tutte le richieste di danni», annuncia Rossi.
 
Aziende in ginocchio Ora le preoccupazioni ci sono anche per l'occupazione. «La Copaim di Albinia, che produce piatti pronti e gastronomia, ha messo in cassa integrazione tutti e 130 i dipendenti, affidando a una ditta specializzata il recupero dei macchinari, ma si teme anche per i tanti piccoli agricoltori che hanno perso tutto, non hanno più un capo di bestiame e i campi non saranno più coltivabili almeno per un altro anno».Rossi spiega infatti come l'ondata di piena, oltre a ricoprire di fango i campi, abbia distrutto «tutte le infrastrutture idriche come i canali di scolo che ora vanno completamente ripristinati e abbia anche divelto intere strade interpoderali Ingenti danni anche per Conserve Italia-Valfrutta, che ad Albinia ha uno stabilimento di trasformazione di pomodoro e di frutta, che e' stato completamente sommerso dall'acqua. Ma anche la pesca, un settore a cui non si penserebbe, è stata colpita. «La società Pesca Lagunare, che raccoglie i pescatori della Laguna di Orbetello, ha perso -spiega Rossi- l'intero raccolto ittico di un anno. Quando l'acqua è entrata massicciamente nella laguna, per evitare che l'abitato venisse sommerso, i pescatori hanno aperto le paratie, perdendo però in un colpo solo tutto il pesce».
 
Fondi in arrivo Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha già annunciato una prima tranche di fondi (60 mln di euro) da destinarsi proprio agli interventi di urgenza. E sul sito della Provincia di Grosseto e' già disponibile la domanda che le aziende agricole e agroindustriali devono presentare per ottenere le agevolazione per la ricostruzione, il ripristino, la riconversione delle attrezzature e strutture fondiarie danneggiate e per la ricostruzione delle scorte.

Il 28 novembre giunta della Cia Toscana a Grosseto «I nostri agricoltori della Maremma sono sempre alle prese con la fase post dell’alluvione che ha colpito la zona la settimana scorsa. Cantine, capannoni e stalle completamente allagate; ma oltre ai danni alle strutture vanno considerati i danni ai mezzi agricoli e alle semine. Per fare il punto della situazione e valutare le iniziative da intraprendere ho convocato (per il prossimo 28 novembre) una giunta regionale della Cia Toscana proprio a Grosseto, e si terrà un incontro con gli agricoltori colpiti dall’alluvione. Siamo molto vicini alle popolazioni colpite e apprezziamo, già in questa fase, l’impegno diretto della Regione Toscana che ha subito preso coscienza della gravità della situazione anche per l’agricoltura e si è attivata con atti concreti». Lo sottolinea Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana. E riguardo l’incontro urgente al ministro Catania richiesto dall’assessore Gianni Salvadoriha aggiunto: «L’agricoltura toscana è fortemente colpita come dimostra il quadro riassuntivo fornito dalle organizzazioni agricole ed inviato al Ministro, occorrono iniziative concrete e tempestive per riavviare le attività agricole in queste realtà. Gli strumenti tradizionali di intervento legate al riconoscimento dello stato di calamità non sono sufficienti,  bisogna individuare iniziative aggiuntive capaci di affrontare con efficacia la gravità della situazione. Molti agricoltori hanno perso tutto: attrezzature, macchine, attrezzi, bestiame, scorte, mangimi, sementi. Non sanno se, quando e come potranno nuovamente coltivare i propri terreni,  riavviare le proprie attività ed aziende. Dichiariamo la nostra piena disponibilità per approfondire la situazione ed individuare insieme le forme di intervento più adeguate sia per superare l’emergenza che per riavviare e rafforzare le attività agricole. In queste realtà – conclude – l’agricoltura è un volano insostituibile, un motore di sviluppo essenziale per far ripartire l’intera economia che assicura coesione economica, sociale ed ambientale».