Mps ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con un utile netto di 187 milioni di euro, dimezzato (-50,7%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e con ricavi in calo del 6,3% a 2.360,3 milioni di euro. Sul risultato, si legge in una nota, hanno pesato componenti non operative negative per 207 milioni. L’utile del terzo trimestre si è attestato a 94 milioni mentre la posizione patrimoniale si mantiene “solida” e sopra i target fissati dalla Bce con un Transitional Cet1 ratio del 14,8%.
Il ceo Morelli: «Gestione positiva nonostante contesto difficile» Nonostante un contesto macroeconomico che nel 2019 si è rivelato «più difficile e duro, con sfide ancora maggiori per una banca come Mps», con le previsioni del pil italiano «che si sono ridimensionate», la gestione dell’istituto senese è stata «positiva». Lo ha detto il ceo, Marco Morelli, presentando in conference call i risultati dei primi nove mesi agli analisti.
Npl, «capiremo di più tra qualche settimana» «Prima la banca banca riuscirà a mostrare la capacità di mettersi in linea con i concorrenti» in termini di Npl «meglio sarà per la banca e per i suoi azionisti» ha poi proseguito Morelli in merito alla possibilità di una maxi-cessione di npl da parte dell’istituto senese, operazione oggetto di discussione tra il Tesoro e la Commissione europea. «Le trattative sono in corso, stanno andando avanti già da un po’ di tempo e speriamo di poter capire qualcosa di più nel giro di qualche settimana».
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