La chiesa e la cripta di Badia a Elmi si svelano a sangimignanesi e turisti. Sabato 1 e domenica 2 ottobre, in occasione della tredicesima edizione della “Festa di Adelmo”, cittadini, turisti e pellegrini potranno visitare il complesso monumentale ubicato lungo la via Francigena e risalente all’anno mille e recentemente acquisito dall’amministrazione comunale di San Gimignano grazie ad una donazione liberale da parte della Banca di Cambiano.
«L’amministrazione Comunale di San Gimignano è lieta di poter aprire le porte di questo bene straordinario recentemente divenuto parte del patrimonio del Comune – dichiara l’assessore alla cultura Carolina Taddei -. Ci auguriamo che le visite organizzate saranno una bella occasione di conoscenza di uno dei gioielli del nostro territorio».
Ricco il programma della festa che celebra il 982esimo anniversario della fondazione della Badia a Elmi: si comincia con le visite gratuite insieme a guide specializzate (sabato ore 17- 18 e domenica ore 10-16) per poi proseguire con la Conferenza dal titolo “Badia a Elmi e i percorsi valdelsani della via Francigena” a cura di Renato Stopani, geostorico e presidente del Centro Studi Romei. In programma anche il conferimento dell’Adelmo d’oro a personalità che hanno contribuito alla conoscenza e salvaguardia del sito storico di Badia a Elmi, la mostra di pittura “Macchie” della pittrice Roberta Tampieri e la mostra iconografia “Il Cabreo dei possedimenti di Badia a Elmi nell’anno 1769” . La serata proseguirà con la cena sociale (solo su prenotazione al numero 339 2060783), la tradizionale lotteria, mentre il gran finale è affidato al concerto della street band Bandao (ore 22).
La Chiesa e la Cripta del Complesso dell’Abbazia del Santo Sepolcro di Badia a Elmi La fondazione dell’Abbazia è datata da un documento originale nell’anno 1034 d.C. e rappresenta una delle testimonianze più autentiche ed antiche dell’intero territorio sangimignanese, oltre ad essere un presidio culturale direttamente riferibile alla Via Francigena che passa a poche centinaia di metri dallo stesso complesso. La chiesa è situata nel fianco meridionale del complesso. Ha una pianta rettangolare conclusa da un’abside e conserva per intero il paramento murario realizzato tramite conci di arenaria. a facciata a capanna è tripartita da quattro lesene, è intonacata ed è decorata, nei pressi della cuspide, con una serie di archetti pensili. L’interno della chiesa è diviso sia orizzontalmente che verticalmente. La prima parte anteriore, quella a cui si accede dal portale in facciata, è occupata dalla cappella. La parte retrostante, divisa da un muro, è stata a sua volta suddivisa in due piani: nel piano superiore oggi si trova una privata abitazione, mentre in quello inferiore oggi si trova un magazzino. Sempre nella parte inferiore sono visibili due aperture attraverso le quali era possibili accedere alla torre e al chiostro. Il complesso abbaziale di Badia a Elmi conserva, intatta nella struttura originaria, la cripta romanica, unico esempio nel territorio della media Valdelsa. La cripta ha una pianta quadrata a tre navate concluse da absidi; il piano di calpestio è rialzato rispetto a quello originario e in corrispondenza della navata centrale sono visibili tre aperture, in origine utilizzate come ossari mentre la copertura è fatta con volte a crociera a tutto sesto con sottarchi poggianti su sei esili colonne monolitiche in arenaria e a queste corrispondono otto semicolonne in pietra poste sui muri perimetrali. Ognuna delle tre campate ha le dimensioni di un quadrato perfetto