Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato e Vigili del Fuoco hanno riempito questa mattina le piazze italiane per protestare contro i tagli imposti dal Governo.

Riduzione delle risorse decise nella legge di stabilità che ha tra i suoi effetti immediati la difficoltà a rifornire di benzina le auto, con la conseguenza di un sensibile calo della normale attività di pattuglia e di controllo svolta quotidianamente dalle forze dell’ordine per garantire sicurezza al cittadino.

In Toscana, le piazze principali della protesta sono state Firenze, Arezzo e Siena, dove le rappresentanze sindacali hanno polemicamente distribuito ai passanti un'obbligazione “per avere maggiore sicurezza, legalità e sviluppo” e per un contributo simbolico da destinare al fondo di assistenza della Polizia di Stato.

Una protesta contro i tagli che assume un significato particolare alla luce dei recenti scontri di Roma tra polizia e black bloc in occasione della manifestazione degli “indignati”: “Oggi questa iniziativa si svolge in un contesto sociopolitico particolare – spiega Emanuele Viciani, segretario provinciale del Sap (Sindacato autonomo di Polizia) della sezione di Siena – che ci pone sotto la lente dell’opinione pubblica. Il nostro è un mestiere difficile, a volte ci mandano allo sbaraglio e l’unica cosa che ci salva è la nostra professionalità” .