Non comparirà più la parola “razza” nei referti ospedalieri e sarà sostituita dal termine “etnia”. A deciderlo il direttore sanitario dell’azienda Usl Toscana centro sentiti, in particolare, gli specialisti pneumologi, a seguito di alcune polemiche nate dopo che il consigliere regionale Jacopo Alberti aveva portato il caso in Consiglio e oggi uscito sulla cronaca de La Nazione.

Medici siorpresi e dispiaciuti «Nei test sulla funzionalità respiratoria – si legge in una nota della Asl -, in particolare gli esami spirometrici, occorre inserire obbligatoriamente dei valori di riferimento come l’età, il sesso e l’altezza. Anche la conformazione morfologica del paziente è indispensabile ai fini della validità dell’esame perché quest’ultima determina all’origine una diversa capacità respiratoria». «Essa è codificata nei referti con il termine razza – spiegano gli specialisti pneumologici -, senza ovviamente implicazioni culturali, sociali, né tantomeno politiche, ma solo a scopo medico e scientifico, per determinare la variabile morfologica dei volumi polmonari». I medici si dicono sorpresi e anche dispiaciuti per l’attenzione riservata a un aspetto che permette loro di effettuare diagnosi più precise. Da oggi sarà quindi disposta la modifica del Format, presente all’interno degli apparecchi spirometrici.