Dal 13 al 15 novembre torna AgrieTour e Arezzo si trasforma nella capitale italiana dell’agriturismo. Ad Arezzo Fiere e Congressi è tutto pronto per la quattordicesima edizione del Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, ma non mancano le polemiche.
Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere e Congressi, si scaglia contro Fiera di Verona: «Questa edizione di AgrieTour nasce ricca di novità e progetti, nonostante una inaspettata concorrenza da parte di Fiera di Verona. Noi siamo stati zitti finora, ma non possiamo più tacere. L’ex direttore di Arezzo ha lanciato a Verona un evento fotocopia del nostro AgrieTour, che però non pare abbia avuto successo. È il Salone del Turismo Rurale che si è chiuso domenica scorsa. Malgrado tutto noi siamo andati avanti. Abbiamo continuato a lavorare e oggi abbiamo lanciato il nostro salone, che quest’anno ci ha proiettato in ambito internazionale grazie ad Expo, dove eravamo l’unica fiera di riferimento del Ministero dell’Agricoltura. Nonostante il tentativo fatto, AgrieTour non è replicabile, è unico».
Intendete prendere provvedimenti contro Fiera di Verona?
«Voglio chiedere le dimissioni del loro presidente Maurizio Danese. Fiera Verona ha dimostrato che il loro concetto di fare sistema non corrisponde a quello che dovrebbe essere alla base di una associazione di categoria come è la Aefi (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane). Oltre a questo, dal momento in cui Ettore Riello non è più presidente di Fiera di Verona, a mio avviso, decade automaticamente dal suo diritto di partecipare all’associazione».
Quali sono i punti forti di questa edizione 2015?
«Formazione, convegnistica, studio della normativa, comunicazione per il settore e B2B, dove i nostri operatori incontreranno i tour operator esteri che ormai da quattordici anni frequentano i nostri incontri di business».
Cresce il settore, + 2,1%. Nel 2014 il numero delle aziende ha raggiunto quota 20.897, 423 in più rispetto al 2013. L’agriturismo è davvero uno dei pochi settori italiani che non sente la crisi?
«L’agriturismo è forte, ma come tutti i settori sente la crisi generalizzata che c’è nel Paese. La ridotta propensione alla spesa, all’ investimento e alla vacanza degli italiani, si compensa con l’arrivo di tanti stranieri. Anche l’agriturismo ha bisogno di coordinamento, di tanti nuovi sevizi e infrastrutture. E ad AgrieTour si parla di tutto questo. Qui c’è tutto l’agriturismo toscano che è l’agriturismo per antonomasia».
Il Salone Toscano dell’edilizia sostenibile AgrieTour è anche Bioarchitettura con il Salone Toscano dell’Edilizia Sostenibile. «Costruiremo in fiera una casa di paglia e fango, esempio tangibile di progettazione bio – spiega Monica Fani, presidente della sezione di Arezzo di Bioarchitettura Toscana -Essere presenti ad AgrieTour con manufatti, workshop e convegni è il simbolo della necessità di contaminazione tra discipline che ci impongono i tempi e la natura. Per rendere organico un territorio e rinnovare la tradizione edilizia con responsabilità».
IOlive Tra le novità dell’edizione di quest’anno anche IOlive, la prima app che certifica provenienza e qualità dell’extra-vergine italiano per contrastare l’olio extra-vergine di oliva contraffatto. Ma come funziona? Ce ne parla l’inventore, Pietro Baracchini imprenditore orticoltore premiato ad Expo 2015 da Coldiretti per questo suo progetto. «Con IOlive il digitale si mette al servizio dell’agricoltura. Tramite smartphone e tablet questa app garantisce la tracciabilità e la qualità dell’extravergine italiano. Viene impiantato un chip dentro le piante che sono dotate anche di un codice QR per la tracciabilità. Stiamo andando verso la realizzazione della prima fattoria multimediale 2.0. Questo sistema ci permette di garantire la qualità del prodotto e di seguirlo in ogni sua fase, tutelando i consumatori e i produttori di vero extra-vergine. È impensabile che sia possibile, o anche solo lecito, pagare tre euro un litro di olio extravergine. Quello non è e non può essere extravergine. Dobbiamo entrare in un’altra ottica. L’extravergine ha un altro valore un altro prezzo. Nessuno storce il naso per pagare 15 euro una bottiglia di vino. Perché non dovrebbe essere lo stesso per una bottiglia di olio?».
Toscana, regione di riferimento per l’agriturismo Di agriturismo, Agri&Tour e Arezzo «capitale delle eccellenze della Toscana del sud» ha parlato anche Andrea Sereni, presidente della Camera di Commercio di Arezzo e di Unioncamere Toscana. «Sappiamo tutti che la Toscana è la regione italiana di riferimento per l’agriturismo – spiega Sereni – Sono circa 4.100 gli agriturismi in Toscana, 505 solo in provincia di Arezzo. Forniscono più di 50mila posti letto, rappresentando ben il 14,4% dell’economia della provincia. Nelle oltre 6mila aziende del territorio sono tantissimi gli under 35 e le donne impiegate. AgrieTour è l’evento nazionale che celebra tutti questi successi e celebra il nostro territorio come la patria dell’agriturismo. La chiave sta nel rispondere alle esigenze del turista, che vuole vivere un’emozione e immergersi in una realtà ricca di meraviglie. La Toscana e Arezzo gli danno tutto questo».