Tutto ruota intorno al 32’ del secondo quando Valoti realizza il gol che per la Spal sarebbe valso il due a uno. Il condizionale è d’obbligo perche’ la partita in quel momento si ferma per tre minuti, l’arbitro, il discusso Pairetto di Nichelino, viene richiamato dall’uomo alla Var, Mazzoleni e non solo annulla la rete del giocatore ferrarese ma assegna un calcio di rigore alla Fiorentina. E mentre lo stadio ‘Mazza’ di Ferrara esplode di rabbia, Veretout realizza, lui sì, il due a uno, ma per i suoi, e mette in discesa la gara per gli ospiti.
Pioli: «Felici per la prestazione» La Fiorentina espugna il terreno della Spal e si rilancia in classifica, salendo a 35 punti, trovando nella parte finale di gara altri due gol con Giovanni Simeone e Gerson, dopo un primo tempo che era finito alla pari, con iniziale vantaggio dei biancocelesti con Petagna, e momentaneo uno a uno di Edimilson Fernandes. Al netto di polemiche che hanno fatto infuriare nel post gara tutto l’ambiente spallino, la Fiorentina gode e sogna ancora un posto nell’Europa dell’anno prossimo, avvicinandosi nella maniera migliore ad una settimana chiave per il suo futuro, con sfide ai nerazzurri, prima l’Inter e poi due volte l’Atalanta fra campionato e Coppa Italia. «Andare sotto nel punteggio ci avrebbe penalizzato troppo come già era accaduto nel primo tempo dove avevamo iniziato benissimo e disputando i primi 15’ eccellenti – ha raccontato a fine gara Stefano Pioli- Abbiamo commesso errori gratuiti, scelte che non mi sono piaciute e che non ho capito, e nonostante questo i ragazzi sono stati bravi a riprendere la gara e a fare tre gol nella ripresa. Le lamentele della Spal? C’è la Var, un arbitro e chi era davanti agli schermi per rivedere le azioni. Spesso ci siamo lamentati noi per episodi chiari a nostro favore, oggi vogliamo fidarci del direttore di gara ed i suoi assistenti. Siamo felici per la prestazione complessiva, per aver fatto tante reti e per aver visto tanti segnali positivi in un periodo chiave per noi. Vogliamo giocarcela per l’Europa ed in Coppa Italia, questa vittoria puo’ darci il giusto entusiasmo».
Gli insulti a Chiesa Prima, durante e dopo la gara è stato pesantemente insultato Federico Chiesa, ieri pomeriggio capitano della Fiorentina in virtu’ dell’assenza di Pezzella, con il talento gigliato accusato di simulazione. Accuse che sono arrivate anche dai dirigenti della Spal, e che sono state pesantemente stigmatizzate dal club viola. «Ritengo le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Spal, uomo equilibrato e onesto che conosco personalmente molto bene e che probabilmente sono state dettate dalla concitazione che ha seguito gli attimi immediatamente successivi alla fine della gara, completamente inopportune e lesive della reputazione di un nostro atleta -ha sottolineato a fine partita il presidente esecutivo Mario Cognigni-. Nessuno dovrebbe esprimere tali giudizi sui nostri calciatori ed in particolare su Federico Chiesa che è un professionista esemplare e che, per le sue caratteristiche e tipologia di gioco, nel corso delle partite subisce numerosi falli, a volte anche molto duri. Federico è un patrimonio della Fiorentina e del calcio italiano, un ragazzo serio e capace e non accettiamo che gli vengano affibbiati atteggiamenti che non fanno parte della sua persona e dei suoi comportamenti sul campo».